Roma, 18 dicembre 2019 – “Quanto emerge dalle prime analisi relative alla Manovra sembra smentire, almeno in parte, i grandi proclami fatti fino ad oggi dal governo – dichiara, in una nota, il segretario nazionale UGL Sanità, Gianluca Giuliano, commentando le misure per la Sanità contenute nella Legge di Bilancio – Le analisi, condotte da Istituti attendibili quali la Fondazione GIMBE, restituiscono un quadro meno trionfalistico di quanto ci si attendeva dopo le grandi promesse fatte negli ultimi tempi”.
“Giusto per fare qualche esempio, preoccupa la totale mancanza di accenni alle risorse vincolate ai rinnovi contrattuali e al piano di assunzioni straordinarie. Mancanze che pesano come macigni e che testimoniano la totale mancanza di attenzione alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto da parte del governo. Senza sblocco del turnover la nostra Sanità sarà sempre più in difficoltà e stupisce che questo dato di fatto, a parole condiviso da tutti, non trovi riscontro alcuno nei numeri impietosi”.
“Ci sarebbe poi da ricordare che anche 3,5 miliardi destinati al FSN, previsti dal precedente esecutivo, non sono stati formalmente inseriti nella manovra. Anche i 2 miliardi previsti per il programma di ristrutturazione edilizia e ammodernamento tecnologico sembrano più uno specchietto per le allodole, visto che saranno esigibili, entro il 2023, solamente nella cifra di 200 milioni”.
“Ad oggi, quella che abbiamo tra le mani sembra essere più una manovra di proclami e grandi investimenti rimandati al poi, senza tenere conto dell’oggi e delle reali e attuali esigenze del nostro SSN. Nel frattempo speriamo che il governo e le regioni riescano a superare l’impasse relativo al patto per la salute, sbloccando i fondi previsti per l’incremento del fabbisogno del Servizio Sanitario Nazionale. Per quanto riguarda le altre misure contenute nella manovra resteremo vigili e continueremo le nostre battaglie a sostegno del personale del comparto sanità”, conclude Giuliano.