Roma, 17 ottobre 2023 – “La legge di bilancio 2024 anche se vede per la sanità un aumento del valore delle risorse che lievitano in termini assoluti, indica, allo stesso tempo, un abbassamento del rapporto tra spesa sanitaria e PIL che arriverà 6,4% del PIL per gli anni 2024 e 2025 per poi riscendere nel 2026, in ogni caso al di sotto delle necessità del nostro Servizio Sanitario Nazionale”, così Pina Onotri Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI).
“Per abbattere le liste di attesa va bene un miliardo di euro, me se questo stanziamento serve ad appaltare a società di servizio, a cooperative, come già sta accadendo in giro per l’Italia, l’erogazione dei servizi non siamo d’accordo”.
“Siamo del parere, invece, che bisogna ricentralizzare tutto nelle mani delle ASL, delle Regioni e dello Stato, tenuto conto che il tetto sulla spesa del personale rimane come obbligo, mentre quella per l’acquisto di beni e servizi, in cui rientrano i contratti di manodopera acquistati da società di servizi e cooperative, sta lievitando in maniera esponenziale, con la conseguenza di far aumentare il costo delle prestazioni anche con l’assenza delle qualità delle stesse”.
“Per arrivare al ripristinare un Servizio Sanitario Nazionale efficiente, nell’era post pandemia, e rispondente ai bisogni di salute dei cittadini ci occorrerebbero 5 miliardi di euro all’anno per i prossimi cinque di anni”, conclude Onotri.