Le terapie innovative siano prescrivibili dai medici di famiglia. La nuova proposta riguarda farmaci per malattie croniche come diabete e BPCO. Il presidente Claudio Cricelli: “Sosteniamo con forza il provvedimento, il nostro auspicio è che sia approvato dal Parlamento”
Firenze, 13 dicembre 2017 – “Deve essere rimossa la preclusione per i medici di medicina di famiglia di prescrivere terapie innovative di comprovata efficacia e sicurezza”. La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) plaude all’emendamento alla Legge di Bilancio avanzato dagli Onorevoli Federico Gelli e Mario Marazziti. Il provvedimento prevede che questi professionisti possano prescrivere farmaci innovativi per malattie croniche molto diffuse come il diabete o la BPCO.
“Questa facoltà ci è stata finora preclusa a causa di decisioni prive di alcun senso logico, clinico ed economico, impedendo così ai medici di medicina generale anche l’accesso all’informazione scientifica e alla conoscenza sui farmaci innovativi – afferma il dott. Claudio Cricelli, Presidente Nazionale SIMG – Il nostro auspicio è che la proposta sia approvata dal Parlamento e applicata quanto prima in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Da molto tempo chiediamo alle Istituzioni di porre fine ai piani terapeutici che ci escludono dalla prescrizione di alcuni farmaci per patologie di grande impatto. Questo mancato coinvolgimento ha provocato gravi problemi a circa il 70% dei malati cronici perché ha reso loro difficile l’accesso ad alcune terapie”.
“Il nostro carico professionale deve invece essere sempre più focalizzato sul governo e sulla gestione delle cronicità sfruttando anche il rapporto fiduciario e privilegiato che abbiamo con i cittadini – sottolinea il dott. Cricelli – Tra le cure primarie e quelle specialistiche si devono creare nuovi collegamenti volti a migliorare e ottimizzare l’assistenza. L’emendamento Gelli-Marazziti va proprio in questa direzione e per questo lo sosteniamo fortemente”.