Legge Bianco-Gelli. Le iniziative della SIN a sostegno della formazione dei neurologi

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A cura del prof. Leandro Provinciali, Presidente SIN e Direttore della Clinica Neurologica e del Dipartimento di Scienze Neurologiche degli Ospedali Riuniti di Ancona

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Ancona, 16 ottobre 2017 – Con la legge Bianco-Gelli si farà chiarezza sull’appropriatezza delle competenze attribuibili ad ogni disciplina attraverso l’identificazione delle linee-guida specifiche per ogni malattia. Un’occasione preziosa per valorizzare il ruolo dei medici più competenti nelle diverse situazioni cliniche, in cui la comunità neurologica si impegnerà a definire le modalità assistenziali più appropriate per ogni malattia del Sistema Nervoso, al fine di fornire le migliori risposte in ogni setting di cura.

Secondo le nuove normative, potranno essere accreditate presso il Ministero della Salute le Società Scientifiche che aggregano, come iscritti, almeno il 30% degli specialisti della disciplina di riferimento. Tale requisito è pienamente compatibile con le caratteristiche della Società Italiana di Neurologia, alla quale afferiscono, condividendone il regolamento e le finalità, i molteplici raggruppamenti di specialisti neurologi, aggregati in relazione alle competenze privilegiate.

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Prof. Leandro Provinciali

Al fine di rispondere adeguatamente alle complesse situazioni cliniche dei soggetti affetti da malattia del Sistema Nervoso, la SIN ha sviluppato iniziative di aggiornamento e di supporto per gli specialisti iscritti, in maniera da fornire risposte competenti e tempestive e offrire un’assistenza qualificata a coloro che sono affetti da sintomatologia neurologica, evitando così il ricorso a specialisti con minore competenza specifica.

In considerazione del fatto che, come stimato dall’OMS, le malattie del Sistema Nervoso sono divenute la prima causa morbosa nella popolazione, il ruolo della SIN è diventato fondamentale nel fornire diagnosi e trattamenti adeguati nelle strutture ospedaliere e ambulatoriali; e nello stimolare le autorità competenti al potenziamento dei reparti e degli ambulatori,in grado di offrire una risposta qualificata al problema socio-sanitario rappresentato dai crescenti disturbi neurologici.

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