Le ultime rilevazioni demografiche sull’utilizzo delle medicine non convenzionali in Italia

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Anche AMIOT – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia – ha partecipato al round-up MNC: “Un’iniziativa unica per qualità, e un segnale forte a chi vive di pregiudizi anti-scientifici e si rifiuta di considerare l’efficacia di questi paradigmi terapeutici”, ha dichiarato il Presidente AMIOT dott. Cesare Santi

Milano, 22 dicembre 2015 – Il dibattito riguardante le medicine tradizionali, complementari e alternative è tanto attuale quanto a tratti disorientante, e i continui fraintendimenti – epistemologici, etici, ontologici e logici – generano spesso caos e incertezza. Per portare maggiore chiarezza su questa tematica l’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona ONLUS-Ente Morale ha riunito in un round-up tutte le principali Associazioni di medicine non convenzionali a profilo definito in Italia, ponendo loro domande puntuali e attuali sulle criticità e prospettive del settore. Ne è uscito un documento di estremo interesse, per una volta unitario, seppur nel rispetto delle specifiche sensibilità di ogni Associazione medica.

Hanno preso parte a questo importante dibattito Cesare Santi, Presidente AMIOT – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia; Antonella Ronchi, Presidente FIAMO – Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati; Adele Alma Rodriguez, Presidente LUIMO – Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica “Samuel Hahnemann”; Daniela Giacchetti, Presidente S.I.Fit – Società Italiana di Fitoterapia; Laura Borghi, Presidente SIMA – Società Italiana di Medicina Antroposofica; Simonetta Bernardini, Presidente SIOMI – Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata; Antonio Morandi, Presidente SSIMA – Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica.

“Il quadro complessivo descritto – ha commentato Cesare Santi, Presidente AMIOT – non fa che confermare il nostro auspicio in un maggiore impegno da parte delle istituzioni pubbliche affinché facciano la loro parte nel veicolare correttamente le informazioni sulle medicine non convenzionali, al pari di quelle allopatiche”.

Dal round-up è nata una pubblicazione volta a fare chiarezza e a rispettare il protagonista principale di ogni percorso di cura: la persona. Per arrivare a delle conclusioni utili sono stati interpellati le Presidenti e i Presidenti delle varie sigle, a cui sono state poste domande specifiche sulle criticità e prospettive sulle medicine non convenzionali in Italia.

Nello specifico si è chiesto a ogni Associazione di approfondire e chiarire la propria posizione su alcuni aspetti dedicati alle medicine non convenzionali come il trend di accesso a esse da parte della cittadinanza, gli strumenti più adeguati per promuovere al meglio le MNC, quali esigenze, criticità e prospettive il settore presenta per il futuro, qual è l’offerta formativa attuale e il punto di vista sull’ipotesi di una Legge Quadro Nazionale sulle medicine non convenzionali e complementari.

Nel nostro Paese negli ultimi anni le medicine non convenzionali hanno aumentato ulteriormente la propria diffusione: circa il 14,5% della popolazione italiana ricorre a questi metodi di cura (fonte: Eurispes), ed è altresì molto alto il numero delle persone che hanno sentito parlare di MNC, ben l’82,5%, mentre il 16,2% ha utilizzato un medicinale omeopatico almeno una volta nell’anno (fonte: Doxapharma).

Commenta anche Paolo Roberti di Sarsina, Medico psichiatra esperto in MNC e membro del Comitato scientifico dell’AMIOT, sottolineando che “l’incremento del ricorso alle medicine non convenzionali è un dato assodato, sia a livello nazionale che internazionale, grazie a una presa di responsabilità sempre più evidente degli individui circa il proprio stato di salute e le strategie terapeutiche, ma soprattutto grazie a modalità relazionali medico/paziente totalmente differenti da quelle della medicina allopatica e ben più sensibili alle esigenze del singolo paziente”.

fonte: ufficio stampa

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