Firenze, 12 maggio 2019 – Grande affluenza di pubblico per il XXIV Congresso FADOI (Federazione Nazionale Dirigenti Ospedalieri Internisti) iniziato ieri a Firenze, presso la Fortezza da Basso, in programma fino a martedì 14 maggio.
Incontri, dibattiti, tavole rotonde nei quali verranno affrontati, con i massimi esperti nazionali, tanti argomenti scientifici di particolare interesse per la Medicina Interna.
Un lavoro, quello di FADOI, orientato alla Formazione e alla Ricerca nella definizione del ruolo del medico internista che abbia competenze trasversali di natura clinica, gestionale e relazionale. Tale figura professionale rappresenta un riferimento necessario per migliorare la qualità dell’assistenza nel nostro Paese. Miglioramento sempre più impegnativo se ci si rapporta alle categorie più fragili, come i cittadini anziani e i pazienti complessi, solitamente affetti da patologie multiple, proprio quelle che oggi rappresentano il maggior onere assistenziale per la sanità pubblica e le famiglie.
Per la Medicina Interna siamo di fronte a nuove sfide e nuove possibilità. Così il Presidente Nazionale FADOI Andrea Fontanella: “Il medico internista del nuovo millennio deve unire alla capacità di gestione della complessità quella di governare ciò che il futuro ci sta offrendo: il mondo della comunicazione elettronica, la telemedicina, le app. Lo sviluppo tecnico deve essere utilizzato per potenziare e affinare le capacità cliniche e di visione. FADOI porta avanti tanti progetti e segue costantemente la formazione del medico internista nella convinzione che l’evoluzione tecnologica non debba soppiantare la figura del medico, che è il solo ad avere il pieno controllo della globalità”.