La terapia dell’avventura contro la malattia. Nave ITALIA salpa con i piccoli pazienti del Bambino Gesù

La cultura del mare e della navigazione, diventano strumenti di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia

La Spezia, 8 settembre 2020 – Si rinnova anche quest’anno il legame fra Nave ITALIA e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: domani, sul brigantino a vela più grande del mondo, salperà un gruppo di giovani pazienti del nosocomio vaticano, che da sempre crede nella valenza della “terapia dell’avventura” proposta dalla Fondazione Tender to Nave ITALIA.

Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù e della Fondazione ha spiegato come “Quest’anno prendiamo il largo dopo che il vento contrario del Covid ci ha tenuto in porto più a lungo del previsto. Ma è ancora più necessario oggi tenere dritta la barra della solidarietà che da sempre orienta l’attività della Fondazione a favore di associazioni ed enti a servizio delle persone più fragili o escluse. La pandemia rischia di farci guardare all’altro come a un pericolo e di restringere lo spazio alle mura di casa dove si accentua l’isolamento di disabili e disagiati. Sono certa che l’esperienza del mare insegnerà ai nostri giovani pazienti e a tutti noi a tenere sempre aperti gli orizzonti e a guardare con fiducia al futuro, anche quando la navigazione è più complicata o incerta”.

Dopo un anno particolarmente difficile, segnato dall’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, Fondazione Tender To Nave ITALIA Onlus è riuscita a far partire a fine luglio (sarebbe dovuta partire a maggio) la campagna di solidarietà che durerà sino ad ottobre. Il gruppo che salperà domani da La Spezia è composto da 8 pazienti del reparto di Neurologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù dai 15 ai 18 anni.

Il progetto, giunto all’ottava edizione, è “Epilessia fuori dall’ombra” e ha l’obiettivo di rafforzare l’autostima dei ragazzi impegnati in una lotta difficile con la malattia che mina la gioia di vivere propria della loro età. A bordo e sotto la supervisione del personale ospedaliero del Bambino Gesù, i ragazzi, oltre alle attività marinaresche, impareranno anche a gestire in modo autonomo la terapia farmacologica antiepilettica.

“È davvero importante – afferma il direttore del Dipartimento di Scienze neurologiche del Bambino Gesù, Federico Vigevano – che questo progetto sia potuto ‘salpare’ anche quest’anno sia pure con un numero ridotto di partecipanti a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Insieme a Nave Italia riusciamo così a dare alle famiglie un segnale di graduale ritorno alla normalità. L’esperienza di questi anni insegna che i ragazzi escono rafforzati dalla vita in mare e dalla condivisione di fatica e impegno con i coetanei accrescendo la fiducia nelle proprie risorse e superando paure e limiti legati alla malattia”.

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