Roma, 24 settembre 2016 – Un mese dopo l’inizio della sequenza dell’Italia centrale, iniziata con il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 agosto, continuano gli studi dei sismologi e geologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
La sequenza è ancora in pieno svolgimento, pur con un numero minore di repliche (aftershocks) rispetto alle prime due settimane. A oggi la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato complessivamente circa 11.500 repliche, in un’area che si estende per circa 40 chilometri in direzione NNO-SSE, lungo la catena appenninica. 200 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0; 14 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e uno di magnitudo maggiore di 5.0 oltre quello principale.
Tutti i dati acquisiti dalle reti sismiche e accelerometriche sono stati messi a disposizione della comunità scientifica per studi e ricerche.
fonte: ufficio stampa