La rivoluzione “PNEI” in Dermatologia. Nuove strategie terapeutiche figlie della ricerca italiana: se ne parla al Congresso internazionale di Dermatologia di Roma

GUNA

Un intervento del Prof. Lotti presenta – al XXI Congresso di Dermatologia Clinica, che si svolgerà a Roma dal 29 al 31 gennaio – un’innovativa strategia terapeutica per le malattie dermatologiche quali psoriasi e vitiligine, elaborata grazie all’utilizzo della tecnica farmaceutica denominata SKA (Sequential Kinetic Activation), standardizzata dai laboratori di ricerca italiani di GUNA

foto-cs-GUNAMilano, 28 gennaio 2015 – In occasione dell’imminente XXI Congresso di Dermatologia Clinica che si svolgerà a Roma dal 29 al 31 gennaio – presso il Rome Congress & Expo Center – ricercatori e specialisti di diverse discipline medico-scientifiche illustreranno le ultime novità della ricerca e i risultati clinici emersi dall’attività professionale, durante una serie di incontri e seminari sul tema della dermatologia clinica.

Tra i diversi importanti appuntamenti, venerdì 30 gennaio, alle ore 17.00 presso l’Auditorium del Centro Congressi il Dr. Torello Lotti – Professore Ordinario e Direttore della Cattedra di Dermatologia e Venereologia della Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma – illustrerà una relazione dal titolo “La rivoluzione PNEI in Dermatologia”, dove presenterà gli incoraggianti risultati relativi alla “rivoluzione psico-neuro-endocrino-immunologica” nell’approccio alle malattie infiammatorie croniche autoimmuni in dermatologia, confermando l’efficacia della soluzione “Low Dose Cytokines Therapy”.

La relazione enfatizza il ruolo centrale del rapporto tra il Sistema Psico-Neuro-Endocrino e il Sistema Immunitario, mediato da “molecole segnale” – ormoni, neuropeptidi, citochine e fattori di crescita – sia nei processi fisiologici che patologici, all’interno di una visione della biologia dell’organismo, quella della PsicoNeuro-Endocrino-Immunologia (P.N.E.I.), che spiega come numerose malattie dermatologiche, come la vitiligine e la psoriasi volgare, siano caratterizzate da uno squilibrio immunologico delle citochine organiche. Mantenere e/o recuperare l’equilibrio P.N.E.I. è tra gli obiettivi della “Low Dose Medicine”, la medicina dei bassi dosaggi che propone l’utilizzo di “molecole segnale”, al fine di ripristinare le normali condizioni fisiologiche (omeostasi).

Lo studio, condotto dal Prof. Dr. Lotti, è stato condotto grazie all’utilizzo dell’innovativa tecnica farmaceutica denominata SKA (Sequential Kinetic Activation), standardizzata dai laboratori di ricerca GUNA S.p.a. – azienda leader in Italia nel settore della produzione e distribuzione di farmaci di origine biologico-naturale – con la quale sono state attivate le molecole e che di conseguenza hanno permesso a concentrazioni estremamente basse di essere biologicamente attive, anche sotto la dose minima normalmente considerata efficace. Le soluzioni “low dose” preparate con il metodo SKA si sono quindi mostrate terapeuticamente efficaci, senza presentare alcun effetto collaterale.

La Low Dose Medicine rappresenta un approccio medico innovativo, e confermato nuovamente anche da questo lavoro, che integra le più recenti conoscenze nel campo della biologia molecolare, della P.N.E.I. e della ricerca sulle nanoconcentrazioni.

Il numero di medici che ricorrono alle possibilità terapeutiche offerte dalla Low Dose Medicine è oggi in costante aumento, grazie ai successi riscontrati nell’agevolare il recupero dell’efficienza immunitaria e nello stimolare la capacità di auto guarigione dell’organismo.

fonte: ufficio stampa

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