Bologna, 12 ottobre 2018 – Al via a Bologna la più grande Chirurgia vascolare d’Italia. Una unica unità operativa interaziendale servirà, infatti, tutta l’area metropolitana, un territorio con 1 milione di abitanti. Sei gli ospedali coinvolti: due per le emergenze e le malattie delle arterie (Policlinico di Sant’Orsola e Ospedale Maggiore) tre (Bazzano, Budrio e Imola) per le malattie venose e Rizzoli per interventi ortopedici e vascolari associati.. Un altro passo avanti sul fronte di un’integrazione tra Aziende con percorsi di cura che garantiscano ai pazienti un più idoneo trattamento, nella sede opportuna.
La ‘rivoluzione’ della chirurgia vascolare a Bologna, che consentirà anche un taglio delle liste d’attesa, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della CTSS Metropolitana nonché assessore alla Sanità del Comune di Bologna Giuliano Barigazzi, il direttore generale del Policlinico di Sant’Orsola Antonella Messori, il direttore sanitario dell’Azienda Usl di Bologna Francesca Novaco, il direttore generale dell’Azienda Usl di Imola Andrea Rossi e il direttore della Unità operativa di Chirurgia vascolare Andrea Stella.
Gli obiettivi del progetto interaziendale
La chirurgia vascolare negli ultimi decenni ha visto uno sviluppo significativo di nuove tecniche e tecnologie, non ultime quelle endovascolari. A partire dalla metà degli anni 2000 sono stati pubblicati numerosi studi che dimostrano una relazione tra volumi di attività e prognosi, in particolare per gli aneurismi dell’aorta addominale, con una significativa diminuzione della mortalità a 30 giorni.
Da queste considerazioni è nato il progetto che ruota su due capisaldi: unificare in un’unica unità operativa l’attività; specializzare ogni ospedale per garantire la massima efficacia ed efficienza e per ottimizzare l’uso delle sale ibride ad alta tecnologia del nuovo Polo Cardio toraco-vascolare del Sant’Orsola per le patologie complesse, che ne prevedono l’utilizzo prioritario. Obiettivo non secondario è inoltre quello di ampliare la rete formativa per gli studenti della Scuola di Specializzazione.
Un’unica Unità operativa per l’area metropolitana
Con la sottoscrizione di un accordo quadro e con la successiva convenzione tra Azienda Ospedaliero Universitaria, AUSL di Bologna, AUSL di Imola e Università, le Aziende hanno delegato le funzioni di Chirurgia vascolare alla struttura del Policlinico di Sant’Orsola, che assume così valenza metropolitana.
Il personale medico rimane in carico alle due Aziende, ma viene assegnato temporaneamente allo svolgimento delle funzioni delegate facendo parte di una unica equipe che ruoterà nelle varie sedi operative. Il direttore dell’unica Unità operativa è responsabile così della programmazione delle attività e della negoziazione del budget, in tutte le sedi.
L’attività sarà organizzata in quattro programmi, dedicati rispettivamente a patologie dell’aorta, patologie delle carotidi, arteriopatie obliteranti e riorganizzazione e gestione delle attività ambulatoriali.
L’Unità operativa potrà contare su 15 medici, cui si aggiungerà 1 medico presso l’Ausl di Imola. Per la rimodulazione delle attività su più sedi l’organico di infermieri, operatori socio sanitari e tecnici di radiologia potrà essere rafforzato in base alle esigenze che si manifesteranno.