Genova, 12 maggio 2016 – Alla presenza di oltre 400 persone si è svolta la presentazione dei dati della verifica intermedia della Riforma Sanitaria della Regione Liguria presso la Sala Quadrivium. Una intera giornata in cui si sono avvicendati esperti del settore sanitario, le massime autorità politiche e sanitarie regionali, dirigenti di Regioni quali Piemonte, Lombardia, Veneto, rappresentanti di associazioni e cittadini per un confronto aperto sull’iter della nuova legge sulla riforma socio-sanitaria della Regione Liguria in Consiglio Regionale. È il primo di un minitour della Salute che dal 9 maggio al 16 giugno coinvolgerà diverse città italiane quali oltre a Genova, Venezia (13 maggio), Milano (23 maggio), Napoli (1 giugno), Firenze (16 giugno).
Ad aprire i lavori a Genova il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e la Vicepresidente e Assessore regionale alle Politiche Sociosanitarie Sonia Viale che hanno evidenziato come, mai prima d’ora, si fosse avviato un percorso così condiviso territorialmente e così capillare per ascoltare le istanze di tutti. È stato ribadito quanto sia necessario coniugare innovazione organizzativa e tecnologica, salute e welfare per favorire l’implementazione di un modello integrato di gestione per la salute ed il benessere sociale con una integrazione di servizi tra pubblico e privato.
A differenza delle altre Regioni, in Liguria permane tutt’oggi il doppio livello nell’organizzazione dei servizi sociali ATS-Distretto Sociale che rende complessa la governance e l’integrazione con le ASL. Sono stati attivati tavoli tecnici di consultazione con le reti del PSSR.
Al convegno sono stati presentati i risultati di ben due mesi di lavoro e si è discusso sulle best practices anche di altre Regioni per sottolineare come sia stato già avviato anche un percorso di sinergie interregionali a favore dei cittadini e degli operatori del settore socio-sanitario. Il Libro Bianco è risultato essere un utile strumento di lavoro, con una fotografia aggiornata e precisa del presente, e valide indicazioni, in base agli obiettivi prefissati, per il futuro della riforma ligure; inoltre è stato condiviso con tutti gli stakeholder del territorio attraverso incontri, focus group, approfondimenti tematici.
I risultati di miglioramento ed efficientamento della qualità sia dei servizi che delle prestazioni offerte a favore dei cittadini, di facilità di accesso e la tutela del diritto alla salute e la libertà di scelta, si concretizzeranno attraverso un articolato legislativo chiaro e trasparente, fondato sui pilastri della semplificazione delle norme e dei processi, tenendo in considerazione i mutamenti che dovrebbero derivare dal disegno di legge costituzionale del Parlamento.
Ha riscosso molto interesse il confronto concreto sulle riforme regionali e sono stati presentati i dati delle altre riforme sanitarie in atto in Italia da parte del dott. Giovanni Daverio, Direttore Generale Welfare, Regione Lombardia; del dott. Mauro Bonin, Dirigente della Direzione Generale Sanità e Sociale Regione del Veneto e del dott. Fulvio Moirano, Direttore Generale Sanità Regione Piemonte, i quali hanno ribadito come il Sistema Salute richieda una necessaria visione congiunta tra le diverse strategie regionali.
Nel pomeriggio è stato ribadito come l’integrazione di Tessera Sanitaria in SPID abbia numerosi vantaggi, ma richieda indubbiamente interventi di formazione ed aggiornamento costante sia per gli operatori che per i cittadini in modo da poter consolidare, passo dopo passo, un concreto cambiamento culturale che consenta di accettare l’innovazione come parte integrante di una Nuova Sanità al Servizio del Cittadino ed evitare criticità applicative.
La sanità elettronica ha un suo ecosistema di applicazioni e dispositivi che vanno ben tarati per agevolare percorsi sinergici di collegamento/integrazione tra ospedale e territorio. Il paziente non deve subire l’innovazione in Sanità, ma comprenderla e così anche tutti gli operatori socio-sanitari territoriali devono lavorare assieme in rete al fine di attivare un percorso di assistenza e cura personalizzato, semplificato, senza sprechi gestionali, per migliorare la qualità di vita delle famiglie e l’efficienza delle strutture socio-sanitarie che devono affrontare temi urgenti quali la cronicità delle patologie, l’aumento della popolazione anziana, la carenza di risorse del Sistema Sanitario Nazionale a cui potranno dare risposta concreta anche progetti innovativi attivati grazie a fondi comunitari.
fonte: ufficio stampa