La prevenzione delle malattie inizia dalla cura dell’igiene. Ecco le 5 regole per un corretto lavaggio delle mani

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Il Presidente FIMP Paolo Biasci: “Gli antibiotici sono farmaci sicuri, bisogna evitare l’uso incontrollato e gli eccessi di prescrizione”

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Roma, 9 maggio 2019 – “Il lavaggio corretto delle mani è il sistema più semplice per ridurre la diffusione di molte infezioni. Può così favorire la prevenzione di malattie respiratorie e gastro-intestinali e, quindi, limitare l’antibiotico resistenza”. È quanto ricorda la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) in occasione della Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani che si celebra oggi in Italia con il convegno “L’igiene delle mani: strumento per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antimicrobico-resistenza” presso il Ministero della Salute e al quale la FIMP ha dato il proprio patrocinio.

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Dott. Paolo Biasci

“Limitare l’uso inappropriato degli antibiotici è una delle priorità della pediatria di famiglia italiana – afferma il dott. Paolo Biasci, Presidente Nazionale FIMP – E’ infatti una delle principali cause dell’antibiotico resistenza, un problema di salute sempre più grave e diffuso come hanno recentemente ricordato le autorità sanitarie internazionali. Si stima che nel nostro Paese un bimbo su tre abbia assunto antibiotici nell’ultimo anno. Oltre a favorire l’appropriatezza terapeutica tra il personale medico, bisogna informare ed educare i giovanissimi e i loro genitori. Un gesto semplice, ed erroneamente considerato banale, come il lavaggio delle mani, può ad esempio rappresentare un importantissimo strumento di prevenzione”.

Ecco le cinque regole della FIMP:

  1. Strofinare le mani per almeno 20 secondi: il sapone va distribuito uniformemente soprattutto sul dorso delle mani, tra le dita e sotto le unghie.
  2. Meglio acqua corrente fredda o tiepida: le mani vanno prima bagnate e mentre vengono insaponate è preferibile chiudere il rubinetto (si evitano così inutili sprechi).
  3. Cambiare spesso asciugamani o salviette: questi oggetti possono trasformarsi in nidi di germi e batteri. Meglio, quindi, sostituirli frequentemente.
  4. Gli igienizzanti non sono un’alternativa: riducono il numero di germi ma non sono efficaci come il sapone. Non rimuovono altri contaminanti (come i pesticidi) e in più non sono indicati se le mani sono molto sporche o unte.
  5. Non solo prima di andare a tavola: le mani vanno lavate più volte durante la giornata (per esempio dopo avere tossito o soffiato il naso, avere toccato un animale, maneggiato l’immondizia o essere entrati in contatto con persone malate).
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