La carie rappresenta, ancora oggi, una patologia largamente diffusa e attuale, che interessa un’ampia porzione della popolazione infantile e giovanile, soprattutto nei paesi meno avanzati, o tra le classi sociali svantaggiate dei paesi industrializzati.
La sua eziologia multifattoriale richiede, per determinarne l’insorgenza, l’interazione tra tre concause, correlate al fattore tempo, quali:
- la suscettibilità dell’ospite;
- la dieta, più o meno, ricca di zuccheri raffinati, insieme alla frequenza di assunzione degli stessi;
- la presenza di batteri cariogeni nella placca che, sovrapponendosi tra loro, aumentano il fattore di rischio della carie.
Un’efficace prevenzione si basa su quattro principi fondamentali:
- fornire istruzioni di igiene orale e alimentare ai genitori;
- valutare e promuovere la fluoroprofilassi sistemica e topica per il rinforzamento dello smalto dentale;
- valutare e promuovere la sigillatura dei solchi dentali;
- prima visita odontoiatrica.
Una corretta igiene orale prevede di lavare i denti almeno due volte al giorno: dopo ogni pasto principale e dopo l’assunzione di bevande e cibi zuccherati. Tale manovra dovrebbe essere svolta, da parte dei genitori, fin dall’eruzione dei denti decidui, valutando le metodiche in rapporto all’età del bambino:
- 0-1 anno: strofinare con una garza umida sulla gengiva e sui denti decidui erotti.
- 1-4 anni: utilizzo dello spazzolino, di grandezza proporzionata ai denti del bambino, associato al dentifricio quando il bambino è in grado di sciacquare la bocca.
- Dopo i 4 anni: igiene svolta dal bambino con spazzolino e dentifricio.
L’educazione ad una corretta alimentazione è una tappa fondamentale ai fini della salute orale e generale del bambino. L’odontoiatra deve istruire il genitore sugli effetti negativi di una frequente assunzione di cibi e bevande zuccherate, spiegando che non è la quantità di cibo o bevande zuccherate ad incidere sul rischio di carie, quanto la frequenza con cui questi sono assunti, determinando l’abbassamento del pH del cavo orale. Tale abbassamento rappresenta una condizione favorevole per la colonizzazione batterica, in particolare da parte dello streptococco mutans, agente eziologico principale della carie.
La somministrazione di fluoro è un efficace mezzo di protezione degli elementi dentari in formazione. Le modalità di somministrazione possono essere o per via sistemica, comoda e controllabile, fino ai 6 anni d’età, oppure assunzione topica di fluoro, attraverso dentifrici, collutori, gel o vernici dai 6 anni d’età. La posologia di assunzione del fluoro, però, deve essere stabilita valutando:
- il contenuto di fluoro delle acque potabili della zona per evitare rischio di fluorosi dentale, che si manifesta con una maggiore porosità dello smalto ed alterazioni cromatiche dello stesso;
- l’età del soggetto;
- il rischio di carie.
La sigillatura dei denti è una procedura odontoiatrica raccomandata per prevenire la formazione di carie e da eseguire non appena i denti da latte lasciano il posto a quelli permanenti. La sigillatura dei denti è consigliata, in particolare, per prevenire lo sviluppo di processi cariogeni nei molari. Questi denti, infatti, sono più esposti al rischio di carie dato che presentano numerosi e profondi solchi al cui interno la placca e i batteri possono, facilmente, annidarsi e creare danno. L’intervento consiste nell’applicazione, sulla superficie masticatoria dei molari, di una speciale resina in grado di proteggere lo smalto da eventuali processi cariogeni futuri.
La prevenzione della carie è, inoltre, basata su periodiche visite odontoiatriche a partire dai 4 anni di età per cercare di evitare o, peggiorare, il processo carioso.