Parma, 15 novembre 2019 – Ridotte incisioni, minor dolore post-operatorio, ripresa più rapida delle attività quotidiane, eccellente visualizzazione e miglior accesso alle aree anatomiche difficili. Questi i principali vantaggi del robot chirurgico che da lunedì 18 novembre debutta con il primo intervento. Grazie al prezioso contributo di Fondazione Cariparma l’innovazione tecnologica di ultimissima generazione entra quindi in sala operatoria, amplificando le mani del chirurgo e aumentandone la precisione.
La tecnica robotica rappresenta l’evoluzione naturale della chirurgia mininvasiva laparoscopica, tecnica da lungo tempo utilizzata presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, già considerata centro di riferimento e formazione nell’ambito chirurgico. I chirurghi che, dopo aver intrapreso e portato a termine un articolato piano di formazione, utilizzano anche la chirurgia robotica hanno ora uno strumento in più al servizio dei pazienti dell’ospedale di Parma.
La presentazione del progetto di chirurgia robotica si è svolta oggi all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma in una sala congressi con oltre 200 tra chirurghi, medici e sanitari, presenti insieme al direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Massimo Fabi, al presidente di Fondazione Cariparma Gino Gandolfi, al Rettore dell’Università degli studi Paolo Andrei e all’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna Sergio Venturi.
“Con l’arrivo del Robot – precisa Massimo Fabi, direttore generale dell’azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – si completa il percorso di innovazione tecnologia e organizzativa intrapreso in area chirurgica. Affidiamo nelle mani dei nostri professionisti uno strumento importante al servizio dei pazienti. Ringrazio Fondazione Cariparma per aver ancora una volta sostenuto un progetto importante dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria donando 1 milione di euro”.
Il sistema robotico da Vinci consente al chirurgo, seduto ad una console di manovrare a distanza quattro bracci robotici che migliorano i gesti umani garantendo una visione 3D e immersiva del campo operatorio, con la possibilità di raggiungere aree anatomiche difficili.