La Chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell’Aou pisana premiata in Corea
Pisa, 31 marzo 2025 – Giulia Cirillo, chirurga dell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell’Aou pisana, ha ricevuto il premio come migliore lavoro scientifico presentato alla Surgical Week 2025 in Corea del Sud. Il lavoro era relativo alle ricerche condotte dal Centro trapianti di fegato di Pisa nel campo della donazione a cuore fermo e dell’utilizzo delle macchine da perfusione in-situ (NRP) ed ex-situ.
Specializzata in Chirurgia generale all’Università di Padova, dove ha iniziato la sua attività clinica nell’ambito del trapianto di rene, da alcuni mesi Giulia Cirillo è tornata a Pisa, dove si era laureata in Medicina e chirurgia ed è attualmente in forze al centro toscano trapianti di fegato. Il premio – consegnatole direttamente da Ki-HunKim, direttore del centro trapianti di Seoul, presidente della Società di Chirurgia epatobiliare coreana e pioniere nella donazione di fegato da vivente robotica – è la migliore presentazione orale in sessione plenaria “PlenaryAbstract Award”, ottenuta precedendo un collega della Cina e una della Corea del Sud.
“I donatori a cuore fermo o DCD (Donor after cardiac death) – spiega Davide Ghinolfi, direttore facente funzione dell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell’Aoup – sono ormai una solida realtà in molti Paesi europei e negli Stati Uniti, dove costituiscono fino al 40% del totale delle donazioni e anche nel nostro Paese costituiscono almeno il 20% del totale, garantendo risultati pari o superiori a quelli derivanti dai donatori in morte encefalica. Il centro di Pisa è diventato negli anni leader nell’utilizzo delle macchine da perfusione ex-situ, con le quali è possibile mantenere gli organi perfettamente vitali al di fuori del corpo umano in condizioni di ipo- o normotermia, e grazie alle quali ha avviato, da alcuni anni, un programma di trapianto da donatore a cuore fermo di grande successo”.