Monaco di Baviera, 1 febbraio 2024 – Il cancro rimane una minaccia per la salute a livello globale, nonostante i progressi della ricerca e della tecnologia. Secondo il Sistema europeo di informazione sul cancro (ECIS), si stima che nell’Unione Europea al 31% degli uomini e al 25% delle donne verrà diagnosticato un cancro prima di raggiungere i 75 anni di età. Solo nell’UE sono state salvate oltre 5 milioni di vite grazie alle invenzioni in campo oncologico.
In vista della Giornata mondiale contro il cancro (4 febbraio), l’Ufficio europeo dei Brevetti (EPO) ha appena pubblicato un nuovo studio, secondo il quale l’innovazione nella lotta contro il cancro – misurata in termini di numero di famiglie di brevetti internazionali (IPF) – è aumentata del 70% tra il 2015 e il 2021. Il rapporto stabilisce che negli ultimi 50 anni oltre 140.000 invenzioni contro il cancro sono state rese pubbliche in documenti brevettuali.
L’Italia ha contribuito in modo significativo a questo sviluppo. Negli ultimi 20 anni, quasi 2 000 famiglie di brevetti internazionali sono state registrate da aziende e strutture di ricerca italiane. Il Paese si colloca al 6° posto tra i Paesi europei e al 13° a livello globale. Come nella maggior parte dell’Europa, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il tipo di cancro più comune in Italia è quello alla prostata per gli uomini e al seno per le donne.
Le innovazioni nel campo della tecnologia oncologica tra 1972 e 2021
Il nuovo studio “Patents and innovation against cancer” (Brevetti e innovazione contro il cancro), lanciato dall’EPO, ha lo scopo di fornire ai decision-makers e agli innovatori informazioni sulla brevettazione delle tecnologie oncologiche in tutto il mondo. Descrive dove e quali sono stati i progressi più recenti.
Il rapporto stabilisce che più di 140.000 invenzioni contro il cancro sono state divulgate al pubblico in documenti brevettuali negli ultimi 50 anni. Lo studio è completato dalla piattaforma online accessibile gratuitamente, che semplifica l’accesso agli innovatori del settore attraverso le informazioni tecniche contenute nei brevetti, utilizzando ricerche predefinite nei database dei brevetti.
Il Presidente dell’EPO António Campinos ha dichiarato: “La piattaforma che lanciamo oggi può svolgere un ruolo significativo per contribuire alla lotta contro il cancro, fornendo agli scienziati informazioni tecniche e approfondimenti per portare avanti la loro ricerca e sostenendoli nel proporre nuove tecnologie in grado di salvare vite umane. In Europa siamo al secondo posto per quanto riguarda lo sviluppo di tecnologie legate al cancro, ma è chiaro che possiamo e dobbiamo fare molto di più, soprattutto se si considera che si prevede un aumento del numero di diagnosi di cancro nei prossimi anni”.
Lotta globale contro il cancro: le innovazioni stanno ridefinendo cura e diagnosi
Secondo il nuovo rapporto dell’EPO, gli Stati Uniti guidano l’innovazione legata al cancro in tutto il mondo, con quasi il 50% di tutti gli IPF dal 2002 al 2021 attribuiti a richiedenti statunitensi. L’Unione Europea è al secondo posto con una quota del 18%, seguita dal Giappone con il 9%. Di recente, la Cina ha fatto passi significativi in questo campo, contribuendo in modo importante al panorama globale dell’innovazione oncologica.
In Europa, la Germania ha mantenuto la sua posizione di principale paese di origine dell’innovazione oncologica, dopo essere stata al primo posto negli ultimi due decenni. Il Regno Unito è rapidamente emerso come il secondo maggior contributore. Anche la Francia, la Svizzera e i Paesi Bassi hanno registrato un aumento costante dell’innovazione in campo oncologico, occupando rispettivamente la terza, la quarta e la quinta posizione. La tendenza in Italia è rimasta costante, rappresentando il 4,77% degli IPF provenienti da richiedenti europei tra il 2002 e il 2021.
Le innovazioni stanno ridefinendo il futuro del trattamento e della diagnosi del cancro
Gli sforzi per combattere il cancro sono stati rafforzati grazie a nuove e migliori tecnologie per il trattamento e la diagnosi di queste malattie. I progressi nelle immunoterapie e nelle terapie geniche hanno svolto un ruolo significativo. Tra il 2015 e il 2021, il numero di IPF nel campo dell’immunoterapia è più che raddoppiato, mentre nello stesso periodo quello della terapia genica è raddoppiato.
L’attività brevettuale internazionale nel campo della diagnostica oncologica, soprattutto per quanto riguarda le biopsie liquide (per esempio i campioni di sangue). I brevetti IPF sulla biopsia liquida sono quintuplicati, passando da poco più di 500 nel 2012 a oltre 2.300 nel 2021.
Altri nuovi progressi nell’informatica sanitaria si sono concentrati sull’utilizzo di tecniche avanzate di elaborazione delle immagini e di algoritmi di apprendimento automatico per migliorare la precisione e l’efficienza della rilevazione e della diagnosi del cancro. Con oltre 90 IPFs nel periodo 2002-2021, il maggiore richiedente italiano è il Nerviano Medical Sciences, con sede vicino a Milano. L’azienda è focalizzata sulla scoperta e sullo sviluppo clinico di piccole molecole NCE per l’oncologia e sullo sviluppo di payload linkers per anticorpi coniugati (ADC) e peptidi coniugati (PDC).
Rafforzamento del ruolo dell’università e dei centri pubblici di ricerca
Il modo in cui queste innovazioni arrivano al mercato sta cambiando. Lo studio evidenzia anche edali, gli enti pubblici di ricerca e le start-up stanno svolgendo un ruolo sempre più importante. Sono stati determinanti in quasi un terzo delle IPF relative al cancro tra il 2002 e il 2021, rappresentando il 26% di tutte le IPF dei richiedenti dell’UE e il 35% di quelle dei richiedenti statunitensi, superando in modo significativo il loro contributo medio in tutte le tecnologie. In Italia, il principale istituto universitario/struttura pubblica di ricerca è l’Ospedale San Raffaele di Milano, con 71 IPF nel periodo 2002-2021.
Una nuova piattaforma per facilitare l’accesso alle informazioni e nuovi strumenti per agevolare gli investimenti
La nuova piattaforma online gratuita “Technologies combatting cancer” è stata sviluppata dagli esperti dell’EPO, in collaborazione con 10 uffici brevetti nazionali in Europa. Lo strumento presenta oltre 130 serie di dati su quattro grandi tematiche: prevenzione e diagnosi precoce, diagnosi, terapie, benessere e cure successive. La piattaforma comprende non solo le 140.000 invenzioni su cui si è basato lo studio, ma anche molte altre. Si tratta della quarta piattaforma di questo tipo dell’EPO, dopo quelle sul coronavirus, sulle tecnologie per l’energia pulita e sulla lotta agli incendi.
Per aiutare lo sviluppo e la commercializzazione di nuove tecnologie contro il cancro, l’EPO sta aggiornando il suo strumento gratuito “Deep Tech Finder”, che mappa quasi 8.000 start-up da tutta Europa con domande di brevetto. Lo strumento ora include filtri per 17 diverse tecnologie legate al cancro, relative a 1.340 startup pronte per gli investimenti in questo campo. Questo aiuta gli investitori e i potenziali partner a trovare start-up europee con nuove tecnologie oncologiche di valore nel settore deep tech.