Bari, 30 settembre 2020 – Vanno avanti senza intoppi le procedure di stabilizzazione degli infermieri all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Oggi, mercoledì 30 settembre, sono stati stipulati 15 contratti a tempo indeterminato, con decorrenza dal primo ottobre, per 15 collaboratori professionali sanitari che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione (fra gli altri, i tre anni di lavoro, anche non continuativi, nel servizio sanitario nazionale negli ultimi 8 anni). Netta la prevalenza delle donne, 11 su 15. Ben 12 dei 15 infermieri stabilizzandi sono già nell’organico dell’Istituto Tumori.
Sulla base della ricognizione sul personale dell’istituto effettuata a giugno, e così come indicato dalle normative regionali, i passaggi da tempo determinato a tempo indeterminato procedono mano a mano che i lavoratori in servizio maturano i requisiti richiesti. Già a luglio, l’istituto oncologico aveva provveduto a stabilizzare 6 infermieri precari, mentre altre 4 infermiere saranno stabilizzate entro fine anno, portando così a quota 25 il numero complessivo dei ‘nuovi’ arrivi del 2020.
“Portiamo a compimento – così il direttore generale dell’Istituto tumori, Antonio Delvino – un percorso burocratico ma anche, e forse soprattutto, un percorso fatto di professionalità, dedizione e cuore. Ciò che questi infermieri hanno maturato negli anni non sono solo meriti e requisiti normativi ma anche competenze e professionalità, costruite giorno dopo giorno nella relazione e nel dialogo con i pazienti. Questo bagaglio di esperienze è particolarmente importante per i pazienti oncologici che devono affrontare cure che hanno conseguenze fisiche ma anche emotive e relazionali”,
“Ecco dunque che il tempo che questi infermieri hanno dedicato ai pazienti oncologici è tempo di cura, garanzia di qualità nell’assistenza. Valorizzare le professionalità acquisite nel rispetto del piano dei fabbisogni e delle relative coperture finanziarie è, inoltre, la strada tracciata dall’amministrazione regionale dal presidente Michele Emiliano, che il nostro Istituto ha deciso di percorrere, sfruttando al massimo gli strumenti normativi a disposizione”, conclude Delvino.