Vigevano, 10 dicembre 2019 – Due nuovi ingressi all’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, due specialisti che con i loro team mettono al servizio dei pazienti la loro esperienza e le più innovative tecniche mininvasive per il trattamento delle principali patologie urologiche e della colonna vertebrale.
Il dott. Ioannis Kartalas Goumas, 51 anni e greco d’origine, dopo 9 anni all’ospedale di Vimercate prende le redini dell’UO di Urologia. Ha al suo attivo 4.000 interventi in tre aree specifiche: l’oncologia urologica, l’ipertrofia prostatica e la calcolosi renale complessa. È specializzato nell’impiego di tecniche mininvasive quali la laparoscopia ad alta definizione o l’enucleazione laser della prostata.
“Quando la patologia e le condizioni del paziente lo consentono, le nuove tecniche mininvasive sono da preferirsi perché il recupero post operatorio è più veloce e minore l’impatto sui tessuti. Ad esempio oggi utilizziamo il vapore per la prostata ipertrofica di dimensioni medie, con una nuova metodica endoscopica eseguita in day hospital” afferma il dott. Kartalas Goumas.
Il dott. Matteo Coppini, 37 anni e già in servizio in precedenza presso l’Istituto di Cura Città di Pavia, è il nuovo responsabile della Chirurgia vertebrale mininvasiva con oltre 2.000 interventi al suo attivo. Si occupa di tutte le patologie della colonna con approccio mininvasivo, anteriore o laterale, che punta a salvaguardare i muscoli della schiena, consentendo al paziente un recupero più veloce e il ritorno a casa dopo 48 ore dall’intervento. L’arrivo del dottor Coppini permette all’Istituto Clinico Beato Matteo di essere tra i selezionati centri italiani a proporre questo tipo di intervento.
“Sono molto contento e orgoglioso di accettare questo incarico. Ripagherò la fiducia riposta in me e nella mia équipe puntando a rendere il Beato Matteo un centro di riferimento per la cura delle patologie della colonna. Stiamo già collaborando con altri specialisti all’interno dell’ospedale allo scopo di creare un team multidisciplinare per offrire al paziente un servizio integrato” aggiunge il dott. Coppini.