Integrazione ospedale-territorio nella Regione Lazio, presentati i risultati della survey

Roma, 28 marzo 2025 – Si è tenuta questa mattina la presentazione dei risultati della survey somministrata alle tre strutture coinvolte nel progetto “Convergenze di Cura”, che unisce la ASL Roma 1, la ASL Roma 4 e l’ospedale Sant’Andrea in una sinergia istituzionale per l’attuazione dell’integrazione ospedale-territorio nella Regione Lazio, sulla scorta del progetto “Grandi Ospedali” e degli “Open Meeting”.

L’obiettivo di questo lavoro congiunto è realizzare, tramite sondaggi, una mappatura e un’analisi approfondita della situazione dell’area interessata che faccia emergere criticità, opportunità e linee di azione per migliorare l’efficienza, la qualità e la continuità delle cure sul territorio.

Canalizzare i cittadini verso le cure territoriali – evitando il sovraffollamento degli ospedali – valorizzando il ruolo del territorio, è una delle grandi sfide che la ASL Roma 1 si è posta sin dall’arrivo di Giuseppe Quintavalle come Direttore Generale, che prosegue ed integra il lavoro che si sta mettendo in campo in ottica One Health e i tavoli di lavoro integrati tra i servizi sanitari e i servizi sociali per l’elaborazione delle linee di indirizzo aziendali per il funzionamento delle Case di Comunità che, partite a marzo, mirano a creare un modello flessibile e tarato sui bisogni e le peculiarità dei singoli territori.

In questo processo, risulta fondamentale la presa in carico del paziente, da cui partono tutti i percorsi di cura e i PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali), dove la persona viene posta al centro del percorso, generando efficientamento delle cure, integrazione socio-sanitaria, cure primarie, medicina territoriale ed ospedaliera.

La prima survey del progetto si è focalizzata su tre ambiti: la salute mentale, le cure oncologiche e i bisogni degli anziani, in particolare le persone affette dalla malattia di Alzheimer.

Dopo i saluti di Paolo Parente e Marco Nuti, Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria Regione Lazio, hanno introdotto la giornata Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale ASL Roma 1, Rosaria Marino, Direttrice Generale ASL Roma 4 ed Ermete Gallo, Direttore Sanitario AOU S. Andrea Roma.

Quintavalle ha commentato: “Dobbiamo mettere al centro il concetto di presa in carico e farlo anche attraverso le Case di Comunità, così come pianificate dalla Regione Lazio. La sfida è quella di garantire le migliori cure integrandole con la digitalizzazione. Ottimizzare i percorsi, ridurre i tempi di attesa ed evitare la dispersione dei pazienti sono degli obiettivi primari per la nostra azienda”.

Successivamente, sono stati presentati i risultati delle indagini, da cui si è evinto che in merito all’Alzheimer quasi il 70% degli intervistati ha dichiarato di non essere a conoscenza di protocolli di telemedicina, con cui è possibile seguire i pazienti senza doversi recare nei presidi, mentre più della metà non conosce gli altri servizi di assistenza dedicati ai pazienti con demenze, pubblici o convenzionati, né conosce i centri diurni offerti dalla ASL.

In tema salute mentale, circa un terzo degli intervistati non conosce le modalità di accesso ai servizi territoriali dedicati, mentre nel ramo oncologico poco più del 50% conosce il PACO (Punto Oncologico di Accesso e Continuità di Cure ndr) ed oltre il 60% suggerisce che il follow up dei pazienti oncologici debba essere effettuato in collaborazione con MMG e l’oncologo di riferimento.

Numeri che sottolineano quanto sia importante l’azione delle direzioni nell’efficientamento dell’offerta sanitaria, presente ed attuata sul territorio tramite i PDTA e la formazione del personale e l’informazione dei cittadini. Una sfida da cogliere immediatamente per garantire assistenza, cure e spese più sostenibili. Prossima tappa del progetto giugno 2025.

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