Servizio Sanitario Nazionale
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine
Udine, 25 novembre 2016 – Nel corso del Convegno “Programmi di sviluppo del trapianto renale in Friuli-Venezia Giulia: focus sul trapianto pre-emptive” si parlerà di una nuova possibilità terapeutica. L’evento, che si terrà venerdì 25 Novembre in sala Aiace a partire dalle ore 09.30, è stato organizzato dal dott. Domenico Montanaro, Direttore della struttura operativa complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale della Azienda Sanitaria Universitaria di Udine in collaborazione con l’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati-Dialisi e Trapiantato) del FVG.
Il trapianto renale pre-emptive (cioè eseguito prima che il paziente debba iniziare la dialisi) rappresenta il trattamento di prima scelta della insufficienza renale cronica avanzata. I vantaggi di questo tipo di trapianto sono notevoli, sia dal punto di vista clinico che da quello psicologico e sociale, in quanto non viene mai interrotta l’attività lavorativa del paziente il quale non deve sottoporsi allo stringente vincolo dei cicli dialitici.
Il trapianto pre-emptive può essere eseguito utilizzando un rene di donatore vivente o deceduto. Nella maggior parte delle regioni italiane il trapianto renale pre-emptive può essere eseguito solo se il paziente dispone di un donatore vivente mentre quello da donatore deceduto non viene eseguito, perché si preferisce trapiantare in questa modalità solo i pazienti che sono già in trattamento dialitico.
Dal mese di giugno di quest’anno presso il Centro Trapianto Renale di Udine per i pazienti con insufficienza renale cronica avanzata ma non ancora in dialisi questa soluzione terapeutica è possibile anche grazie a organi provenienti da donatori deceduti.
“Questa nuova opzione terapeutica – afferma il dott. Montanaro – molto importante per i numerosi pazienti nefropatici, è resa possibile dal fatto che nella nostra regione il numero di donatori di organi è costantemente elevato (in questo campo siamo sempre tra i primi in Italia) e pertanto abbiamo una buona disponibilità di organi. Ciò permette di offrire questa soluzione terapeutica a pazienti con insufficienza renale cronica prima ancora che debbano iniziare il trattamento dialitico, senza per questo penalizzare coloro che sono già in dialisi”.
Nel corso del Convegno saranno in particolare illustrati i risultati di questo tipo di trapianto nelle regioni che da più tempo hanno adottato questa procedura, in particolare la Toscana e il Piemonte. Il Convegno sarà anche una utile occasione per spiegare le modalità attraverso le quali si accede alla lista di attesa del Centro Trapianti di Udine per poter effettuare questo tipo innovativo di trapianto renale.
fonte: ufficio stampa