Pisa, 1 dicembre 2020 – L’endocrinologia e la diabetologia pediatriche rappresentano oggi una delle più rilevanti e difficili branche specialistiche della pediatria sia per la complessità assistenziale delle malattie affrontate sia per l’introduzione di terapie innovative per patologie endocrine rare – in passato prive di trattamenti specifici – che sono in grado di migliorarne il decorso e la qualità di vita dei piccoli pazienti.
Sulla base di queste considerazioni il prof. Diego Peroni, ordinario di Pediatria e direttore dell’omonima unità operativa in Aou pisana, e il dottore Silvano Bertelloni, responsabile dell’attività di endocrinologia pediatrica, hanno deciso di organizzare la seconda edizione del convegno “Endocrinologia pediatrica: nuove acquisizioni” che si terrà il 4 e 5 dicembre in modalità webinar.
“In considerazione delle novità in campo diagnostico e terapeutico – dichiara Peroni – vi è la necessità di un aggiornamento continuo e di qualità in questo delicato settore, proprio da qui il sottotitolo ‘nuove acquisizioni’. Tale attività formativa deve riguardare sia gli specialisti ospedalieri e gli infermieri che ogni giorno lavorano in questo ambito, sia i pediatri di famiglia che hanno il compito di individuare i bambini che necessitano di inquadramento specialistico e di seguire sul territorio i minori in terapia con i nuovi farmaci tecnologici, di cui devono conoscere almeno le finalità e le possibili interazioni con i comuni prodotti assunti dai bambini per malattie intercorrenti”.
“Per migliorare l’efficacia delle cure e l’adesione a terapie croniche spesso da assumere per tutta la vita – aggiunge Bertelloni – è necessario adottare linee di comportamento condivise tra centri di riferimento e territorio e serve inoltre una forte collaborazione tra vari specialisti (endocrinologi e diabetologi pediatrici e dell’adulto, genetisti, ginecologi dell’infanzia e dell’adolescenza, etc.) perché i bambini con queste patologie hanno bisogno di una presa in carico multidisciplinare in centri di eccellenza e di un follow-up anche in età adulta, che si deve costruire favorendo un’integrazione assistenziale e culturale già partendo dall’età pediatrica”.
Sull’integrazione delle cure interviene la dott.ssa Emioli Randazzo, referente del servizio di diabetologia pediatrica: “Il percorso integrato con la diabetologia dell’adulto – dichiara – deve andare nella direzione di una presa in carico olistica per la prevenzione e la cura di una patologia impegnativa e cronica come il diabete di tipo 1 e può far fronte al problema emergente del diabete tipo 2, che oggi rappresenta una nuova sfida assistenziale, essendo già presente dall’età adolescenziale. Questo permette anche lo sviluppo e l’introduzione nella pratica clinica di tecnologie avanzate per un miglior controllo della malattia”.
Il convegno vedrà quindi riunite molteplici figure professionali in modo da realizzare una visione a tutto tondo delle varie problematiche, dalle tematiche più comuni a condizioni di più raro riscontro che, se non prontamente diagnosticate e adeguatamente trattate, hanno un notevole impatto negativo sulla salute del bambino e dell’adolescente.