Innovazione e tradizione al Festival della Scienza Medica di Bologna

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Bologna, 24 aprile 2017 – Si è conclusa la terza edizione del Festival della Scienza Medica a Bologna: quattro giorni di incontri, conferenze e letture magistrali, contraddistinte da una grandissima e significativa affluenza di pubblico.

Anche quest’anno il Festival è stato caratterizzato dall’incontro con i Premi Nobel: le lectures di Jules Hoffmann, Edvard Moser e Louis Ignarro hanno affollato quotidianamente i magnifici spazi del Salone del Podestà, dimostrando ancora una volta il grande interesse sociale sui temi legati alle scienze biomediche.

Molto attesi gli interventi di alcuni studiosi tedeschi, nell’ambito del confronto con il Paese ospite che quest’anno è stato la Germania. Questa iniziativa offre alla città di Bologna una importante occasione – che va consolidandosi – di confronto e, negli anni, permetterà di coinvolgere altri Paesi, non solo europei.

Novità di quest’anno è stata l’iniziativa riservata a studenti e laureandi delle Scuole di Medicina e Farmacia, il call for speech: 7 giovani sono stati protagonisti di un evento incentrato sul confronto tra la medicina di oggi e quella del domani.

Continua anche la proficua collaborazione con il mondo delle impresa (grazie al sostegno fondamentale di un elevato numero di sponsor), ancora una volta con uno sguardo orientato ai giovani e al futuro: dagli approfondimenti sulle start up, all’importanza dei trial clinici, alla medicina dei trapianti, all’esportazione dei modelli italiani di gestione dei sistemi sanitari e ai nuovi orizzonti che ogni giorno si aprono nel mondo della sanità grazie alle nuove tecnologie legate alla telemedicina e alla medicina delle app.

Moltissimi gli incontri dedicati a temi di stringente attualità: il Festival è stato ancora una volta l’occasione per un dibattito sull’importanza dei vaccini, in un momento storico in cui la disinformazione sull’importanza delle vaccinazioni sembra condurre ogni giorno a conseguenze più critiche. Analoga attenzione è stata dedicata ai delicati temi legati all’utilizzo delle cellule staminali e alla genomica, con gli interventi molto applauditi della Senatrice Elena Cattaneo e del Prof. Michele De Luca.

Ancora una volta, il Festival ha dedicato numerosi eventi alle Scuole di ogni ordine e grado: dalle lezioni di anatomia – con una lista di attesa di oltre 400 persone – alle visite guidate da un attore nelle vesti del giovane Marcello Malpighi. Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado si sono trasformati in giurati all’interno del “laboratorio teatrale” dedicato a un caso medico che implica decisioni con forti valenze etiche, mentre nella Sala degli Atti di Palazzo re Enzo hanno potuto avventurarsi nell’esplorazione delle frontiere e delle prospettive della biotecnologia e della genetica all’interno della conferenza-evento “Geni a Bordo”.

Tanti i temi su cui il pubblico ha avuto la possibilità di incontrare medici e studiosi: il diabete, le malattie rare, la genomica, il prezzo dei farmaci, la medicina di genere, le bufale del web, la bionica e la robotica, la medicina legale, gli ultrasuoni, i big data, i problemi del sonno, la coscienza, la pet therapy, l’Alzheimer, il rapporto medico-paziente.

Protagonisti degli incontri alcuni tra i più illustri ricercatori del panorama scientifico italiano e internazionale, tra cui Antonio Autiero, Fabrizio Benedetti, Arnaldo Benini, Enrico Bucci, Peter Burns, Massimo Delledonne, Flavia Franconi, Andreas Hoeft, Fabrizio Landi, Marcello Massimini, Flavia, Mario Melazzini, Patrizia Paterlini-Brechot, Andreas Peschel, Pietro Pietrini, il Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, Carlos Schenk.
Anche gli open days dei maggiori ospedali bolognesi hanno registrato un grande successo: ai cittadini è stata data ancora una volta la possibilità di comprendere, da una prospettiva privilegiata, la qualità del sistema sanitario di Bologna.

Un Festival che si conferma una fucina di idee, format originali, laboratori, tavole rotonde, in cui tutti hanno avuto la possibilità di ascoltare i principali studiosi della medicina contemporanea su importanti temi spiegati con un linguaggio chiaro e comprensibile.

Grande la soddisfazione degli organizzatori, primo fra tutti il Presidente di Genus Bononiae, Professor Fabio Roversi Monaco, che ha dichiarato: “Anche la terza edizione del Festival conferma la bontà dell’iniziativa e la qualità delle presenze, facendo di questo appuntamento il punto di riferimento per i giovani che intendono dedicarsi alla ricerca scientifica. Auspichiamo ora un sempre maggiore coinvolgimento delle Università italiane e estere perché la nostra città ha dimostrato ancora una volta di essere capofila per eventi di alto profilo culturale”.

La terza edizione del Festival della Scienza Medica ha confermato le 50.000 presenze dell’edizione 2016.
Lunedì 22 maggio avrà luogo l’evento conclusivo del Festival, che avrà come protagonista il Premio Nobel per l’Economia Amartya Sen.

Infine, per recuperare la preziosa collaborazione del Premio Nobel Tomas Lindahl – assente in queste giornate del festival per motivi di salute – il 1 ottobre 2017 è previsto il suo intervento “L’instabilità del DNA e il ruolo di TREX1”.

fonte: ufficio stampa

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