Condividere dati scientifici in modo semplice e immediato e raccontare la storia e le attività di ricerca e di monitoraggio del Dipartimento Terremoti dell’INGV sono alcuni degli obiettivi della piattaforma di comunicazione INGVterremoti che, dal 2010, ha informato il pubblico sull’attività sismica di questi 12 anni in Italia e nel mondo
Roma, 19 dicembre 2022 – È stato appena pubblicato, sulla rivista Frontiers, lo studio “Public earthquake communication in Italy through a multi-source social media platform: The INGVterremoti experience (2010-2022)”. Il lavoro, a cura del gruppo di comunicazione INGVterremoti, illustra quanto fatto in questo periodo per rispondere in modo sempre più efficace e veloce alle esigenze informative dei cittadini in caso di evento sismico.
La comunicazione dei terremoti è un tema importante in paesi come l’Italia, dove il rischio sismico è elevato. Essa costituisce, infatti, una misura efficace per la mitigazione dei rischi, per la corretta percezione dei fenomeni naturali e per accrescere la consapevolezza dei cittadini. Un’informazione veloce, continua e scientificamente valida, inoltre, permette di contrastare la disinformazione e le fake news.
“Abbiamo sviluppato una strategia di comunicazione per la scienza e il rischio dei terremoti in Italia, basata principalmente su canali social media – spiegano Concetta Nostro e Alessandro Amato, ricercatori dell’INGV – La piattaforma INGVterremoti è nata tra il 2010 e il 2012 con l’obiettivo di incrementare l’informazione scientifica rilasciata al pubblico, creando anche un canale di comunicazione bidirezionale tra scienziati e cittadini”.
Negli ultimi 12 anni la piattaforma INGVterremoti ha guadagnato fiducia e popolarità, aumentando il numero di persone coinvolte, che oggi ammonta a diverse centinaia di migliaia. “La piattaforma è costituita da una suite coordinata di canali di social media e da un blog-magazine, dove vengono continuamente pubblicati aggiornamenti sulle sequenze di terremoti in corso e post su argomenti scientifici. I nostri utenti finali sono principalmente cittadini e cittadine, ma anche autorità e media”.
Carlo Meletti e Emanuele Casarotti, ricercatori dell’INGV, aggiungono: “particolare attenzione è stata data alle interazioni con il pubblico, in particolare sulla nostra pagina Facebook, al fine di comprenderne le esigenze informative, individuare voci e fake news anche nelle zone interessate da sequenze sismiche e rispondere alle richieste più urgenti. Nel lavoro appena pubblicato, descriviamo la strategia di INGVterremoti e i diversi media utilizzati, concentrandoci sui loro punti di forza e di debolezza emersi attraverso l’esperienza svolta negli ultimi anni della pubblicazione delle stime provvisorie delle localizzazioni dei terremoti, annosa questione fortemente richiesta dai nostri followers”.
I canali di comunicazione INGVterremoti hanno svolto un ruolo fondamentale in molte sequenze sismiche degli ultimi 12 anni in Italia, a partire dalla sequenza emiliana del 2012, fino a quella del centro Italia, iniziata con il terremoto del 24 agosto 2016 e tuttora in corso. Sono stati pubblicati molti articoli di approfondimento, con alcune rubriche fisse. e aggiornamenti mensili e annuali sulla sismicità al fine di sviluppare la consapevolezza dei cittadini rispetto alla natura sismica del nostro territorio.
“Oggi INGVterremoti.com è considerato un punto di riferimento nell’informazione sui terremoti per il pubblico, in particolare durante le emergenze sismiche sul territorio nazionale. Con oltre 1000 articoli pubblicati, rappresenta una vera e propria “banca dati” dell’informazione sulla sismicità, sulla storia sismica, sulla ricerca sismologica dell’INGV. La sfida sarà quella di proseguire questo percorso migliorando la nostra comunicazione in termini di qualità e di produttività, assicurando sempre la continuità e la tempestività nell’informazione sui terremoti”, sintetizza Maurizio Pignone, geologo dell’INGV e primo autore dello studio.
“La comunicazione tempestiva di dati e informazioni sui terremoti al pubblico è un passo imprescindibile per aumentare le capacità di resilienza della società in un’ottica di sostenibilità” Conclude Claudio Chiarabba, Direttore del Dipartimento Terremoti dell’INGV.