Nella seduta n. 630 dell’Assemblea del Senato, svoltasi in data 19/05/2016, nell’ambito della quale si è discusso il Disegno di Legge S1324, si è nuovamente manifestato l’interesse del Governo verso la professione degli Ingegneri Clinici, riconoscendo l’importanza di questa settore dell’Ingegneria Biomedica.
Il Governo ha accolto con favore l’ordine del giorno presentato dalla Senatrice Giuseppina Maturani, vicepresidente del gruppo PD e membro della 12ª Commissione permanente Igiene e Sanità, che richiede un impegno da parte del Governo a valutare l’opportunità di riconoscere l’ingegneria clinica quale professione sanitaria.
La Senatrice ha dimostrato una grande sensibilità e competenza nel sostenere il ruolo dell’Ingegneria Biomedica che ha uno dei suoi elementi immediatamente visibili nell’ambito delle attività svolte presso le strutture ospedaliere.
Auspichiamo una sempre maggiore attenzione pubblica verso quella che ormai è riconosciuta come una delle professioni di maggior interesse nell’immediato futuro, grazie anche alla ormai nota iniziativa del Comitato Economico Sociale Europeo che promuove il riconoscimento giuridico dell’Ingegneria Biomedica, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea a settembre dello scorso anno e dell’emendamento al citato Disegno Legge che chiede di istituire presso l’Ordine degli Ingegneri l’elenco ufficiale degli Ingegneri Biomedici e Clinici.
Il Comitato Promotore per il riconoscimento giuridico delle attività accademiche, scientifiche e delle professioni di ingegnere biomedico e clinico esprime il suo plauso a questa iniziativa della Senatrice accolta dal Governo che deve tener in conto tutto il ciclo di ideazione e sviluppo della tecnologia a supporto della diagnosi e cura.
Un ulteriore passo verso il riconoscimento giuridico della competenza e dell’utilità di questa professione al servizio di una sanità sostenibile, efficace e a misura dei cittadini.