Prof. Michele Miraglia Del Giudice, presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica: “Soprattutto se sono asmatici, non credete alle fake news sui pericoli dell’immunizzazione”
Napoli, 25 ottobre 2023 – La stagione 2023/2024 sarà contraddistinta dalla diffusione di diversi virus, influenza, SARS-CoV-2 e il VRS Virus Respiratorio Sinciziale. Ancora troppe famiglie sono in dubbio sulla necessità di sottoporre i loro figli alle vaccinazioni. Ma gli esperti di SIAIP lanciano un appello: “È importante non lasciarsi guidare dalla paura e non isolare i bambini in un ambiente chiuso per evitare contagi. Vogliamo stabilire con i genitori una comunicazione chiara e trasparente che contribuisca a contrastare i dubbi, incoraggiando così una maggiore adesione alla vaccinazione e una migliore protezione della salute pubblica”.
L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata dai virus influenzali, trasmessa principalmente dalle goccioline diffuse attraverso la tosse, gli starnuti e o anche attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate. Il periodo di incubazione dell’influenza stagionale è solitamente di due giorni e la malattia si manifesta con congestione nasale, febbre, tosse e mal di gola, per una durata di circa 5 giorni. In tutto il mondo, si stima che queste epidemie annuali causino da 3 a 5 milioni di casi di malattia grave e da 290.000 a 650.000 decessi per cause respiratorie.
“I bambini piccoli rappresentano una categoria più suscettibile a sviluppare complicanze quando si ammalano – spiega il Presidente SIAIP prof. Michele Miraglia Del Giudice – in particolare quelli già affetti da patologie respiratorie di base, come l’asma bronchiale. Per questo motivo è importante raccomandare la vaccinazione in questi piccoli pazienti, già a partire dai 6 mesi di vita”.
“La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione delle malattie infettive, compresa l’influenza. Ogni anno è necessario sottoporsi ad una versione aggiornata del vaccino antinfluenzale, in quanto questo patogeno, attraverso un processo chiamato “deriva antigenica”, tende a cambiare leggermente forma e struttura, in modo da poter eludere le difese del nostro sistema immunitario – spiega il dott. Matteo Naso, JM SIAIP e AIF in Pediatria, Università di Pavia – Tutti i vaccini antinfluenzali disponibili in Italia contengono virus inattivati od attenuati e sono stati autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e dall’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA), sono prodotti biologici sicuri poiché sono sottoposti ad una serie di controlli accurati che vengono effettuati sia durante la produzione e prima della loro immissione in commercio, sia dopo la loro commercializzazione”.
Esistono due tipologie di vaccino antinfluenzale in età pediatrica: il vaccino inattivato quadrivalente e il vaccino vivo attenuato quadrivalente (LAIV).Il vaccino inattivato quadrivalente su colture cellulari, approvato per tutti pazienti dai 6 mesi di età, viene somministrato per via intramuscolare.
Si consiglia l’inoculazione nel muscolo deltoide per tutti i soggetti di età superiore a 2 anni, mentre per i bambini al di sotto dei 2 anni e nei lattanti, la sede di somministrazione consigliata è la faccia antero-laterale della coscia. Il LAIV, approvato dal 2020, comprende quattro ceppi di virus vivi attenuati, tra cui due ceppi di virus A e due di virus B, e viene somministrato tramite spray intranasale. Questa formulazione è disponibile per l’uso nei bambini di età compresa tra 2 e 18 anni.
Alcune persone esitano ancora prima di sottoporsi alla vaccinazione a causa di presunte controindicazioni o per la paura di possibili effetti collaterali, soprattutto quando si tratta di bambini. Per questo la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica intende fornire informazioni accurate e basate su evidenze scientifiche per contrastare tali preoccupazioni e incoraggiare una comprensione completa dei benefici della vaccinazione, incluso il ruolo cruciale nel proteggere non solo l’individuo vaccinato, ma anche la comunità nel suo insieme.
“La diffusione di “falsi miti” sulla vaccinazione antinfluenzale può contribuire alla diffidenza e all’esitazione nelle famiglie – continua la dott.ssa Angela Klain, JM SIAIP e AIF in Pediatria Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Noi pediatri allergologi abbiamo l’obbligo di fornire informazioni chiare e basate su evidenze scientifiche per educare il pubblico sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione antinfluenzale. Sottolineiamo che il vaccino non può causare infezioni da virus influenzali, in quanto contiene solo parti inattivate o una forma attenuata del virus dell’influenza, rendendolo incapace di causare l’infezione. Gli effetti indesiderati del vaccino sono inoltre rari e generalmente di lieve entità, come dolori muscolari, gonfiore nella sede dell’iniezione e una febbricola che tende a risolversi rapidamente. La vaccinazione antinfluenzale è sicura ed è fortemente raccomandata per i pazienti asmatici, e, secondo un’ampia revisione sistematica della letteratura, anche il vaccino vivo attenuato è ben tollerato nella maggioranza dei bambini con asma o wheezing ricorrente, compresi quelli la cui asma è classificata come grave o scarsamente controllata”.
Attualmente, le direttive internazionali ed italiane attestano che la vaccinazione antinfluenzale con virus inattivato è sicura nella maggior parte dei pazienti con allergia alle proteine dell’uovo. Ciò nonostante, si consiglia di eseguire una consulenza specialistica allergologica prima della somministrazione del vaccino nei bambini che hanno manifestato reazioni allergiche gravi, come l’anafilassi, in seguito al consumo di uova.