Invito dell’assessore regionale alla vaccinazione per i soggetti deboli
Arezzo, 27 ottobre 2016 – Autunno, influenza alle porte. E quest’anno, dicono gli esperti, sarà più aggressiva. Come ogni anno, anche per la stagione 2016-2017 la Regione Toscana si è attrezzata per varare la sua campagna per la vaccinazione antinfluenzale, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di anziani e persone a rischio. La campagna è stata presentata stamani dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, assieme a Alessio Nastruzzi, segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) toscana.
“Invito tutti gli ultrasessantacinquenni e coloro che appartengono alle categorie a rischio a vaccinarsi contro l’influenza – è l’appello dell’assessore Saccardi – per mettersi al sicuro da possibili complicazioni, che possono diventare fatali, e anche per non appesantire inutilmente il sistema sanitario regionale, intasando ambulatori e ospedali. L’influenza, spesso considerata a torto una banale malattia febbrile, non va assolutamente sottovalutata. A causa di informazioni sbagliate sui vaccini, aumentano le resistenze e i timori per il rischio di effetti collaterali. È bene che tutti sappiano – chiarisce l’assessore – che la vaccinazione antinfluenzale è efficace e sicura, con effetti collaterali scarsissimi. Mentre la mancata vaccinazione causa un aumento di ricoveri in terapia intensiva, e anche di decessi. Lo abbiamo visto chiaramente quando, due anni fa, a causa di un calo delle vaccinazioni per un allarme legato al ritiro di alcuni lotti di vaccino, abbiamo registrato un’impennata di ricoveri in terapia intensiva e anche un consistente aumento di decessi”.
“La Fimmg, riprendendo le parole del Capo dello Stato e l’invito della FNOMCeO sottolinea l’importanza delle vaccinazioni tutte e in particolare in questi giorni di quella antinfluenzale – dice il dott. Alessio Nastruzzi – Le vaccinazioni hanno permesso la scomparsa nel nostro Paese di malattie come la poliomielite e la difterite. Va ricordato che l’impegno della medicina generale, come nell’ultima e ancora attuale campagna vaccinale antimeningococcica, ha permesso di raggiungere coperture elevate di soggetti vaccinati. Anche per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale – aggiunge Nastruzzi – l’impegno della medicina generale è stato determinante nel far salire il tasso di copertura della popolazione negli anni duemila. Purtroppo nelle due ultime stagioni per motivi diversi si è fatto un notevole passo indietro tornando al livello di copertura raggiunto nella stagione 2000-2001. Giova ricordare che il raggiungi mento di tassi di copertura vaccinale al di sopra di un valore critico è una fondamentale strategia per bloccare la trasmissione di una malattia infettiva all’interno di una comunità (effetto gregge). Da qui l’impegno della categoria anche in questa prossima campagna vaccinale”.
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata dall’Oms e dal Piano nazionale delle vaccinazioni, perché è in grado di ridurre complicanze, ospedalizzazioni e decessi.
I principali destinatari dell’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale sono le persone a partire dai 65 anni di età, e le persone di tutte le età con alcune patologie che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza; ma anche gli operatori sanitari, in quanto l’immunizzazione attiva riveste un ruolo non soltanto di protezione personale, ma soprattutto di garanzia nei confronti dei pazienti, perché riduce la diffusione dell’influenza tra i pazienti che vengono in contatto con gli operatori sanitari.
La campagna vaccinale 2016-2017
L’Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) ha acquistato quest’anno 723.931 dosi di vaccino antinfluenzale, quasi 65.000 per la provincia di Arezzo. La distribuzione alle Asl è già iniziata da lunedì 24 ottobre e andrà avanti fino al 9 novembre. Al vaccino antinfluenzale si aggiungono 10.200 dosi di colecalciferolo (vitamina D), che verrà offerto contestualmente alla vaccinazione antinfluenzale. E 2.850 dosi di vaccino per lo pneumococco, che verrà offerto, sempre gratuitamente, a tutti i nati del 1951 (l’anno scorso era stato offerto ai nati del 1950) e ai soggetti a rischio di tutte le età. La spesa complessiva della Regione per vaccini antinfluenzale, antipneumococco e colecalciferolo è stata di 4.703.736 euro.
La somministrazione dei vaccini sarà gratuita per tutti gli ultrasessantacinquenni e tutte le persone appartenenti alle categorie a rischio. Sarà possibile vaccinarsi dal proprio medico curante o nei centri vaccinali della Asl. Chi vuole vaccinarsi e non rientra nelle categorie per le quali è prevista la vaccinazione gratuita, potrà comunque acquistare il vaccino in farmacia. Guarda sul sito della Regione Toscana tutte le informazioni sulla Campagna di vaccinazione antinfluenzale. L’obiettivo minimo di copertura vaccinale è fissato al 75%, quello ottimale al 95%.
La provincia di Arezzo, nel corso del tempo, pur non avendo raggiunto i livelli di copertura ottimali previsti per l’influenza, ha comunque registrato buoni risultati, generalmente fissati sopra la media nazionale, questo anche grazie alla stretta collaborazione con i medici di famiglia che contribuiscono in maniera rilevante al buon andamento della campagna vaccinale antinfluenzale (si stima che i medici di famiglia somministrino oltre l’80% del totale delle vaccinazioni effettuate).
Nel 2015 i cittadini aretini ultrassesantacinquenni vaccinati sono stati 48.525, oltre il 57%. Tuttavia, il fenomeno della sempre più diffusa disaffezione alle vaccinazioni e il conseguente calo delle coperture vaccinali che si sta registrando negli ultimi anni, sta interessando anche la nostra regione. Il calo della copertura vaccinale per influenza registrato nelle ultime stagioni è sicuramente anche imputabile ad una insufficiente o errata comunicazione su questioni di sicurezza dei vaccini che poi si sono rilevate prive di fondamento.
Di fatto, nella stagione 2014-2015 si è registrato il minimo storico della copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni in Toscana (50,6%); in quella stagione, sono stati 61 i casi che hanno richiesto un ricovero in terapia intensiva, e 23 i decessi registrati. Nella stagione precedente 2013-2014 (copertura 60,2%) i casi gravi erano stati 13, con 2 decessi. Nella scorsa stagione 2015-2016, pur registrando un lieve incremento rispetto alla stagione precedente, la copertura è risultata pari al 52,2% (praticamente la stessa di 15 anni fa); 13 i casi che hanno richiesto un ricovero in terapia intensiva, e 2 i decessi registrati.
Quest’anno la Regione Toscana ha implementato le pagine web regionali dedicate alle vaccinazioni, e il 3 ottobre scorso ha lanciato la campagna di promozione “Dammi un vaccino” (il cui target è comunque l’età pediatrica).
Chi si deve vaccinare contro l’influenza e quando
Il periodo giusto per vaccinarsi è il mese di novembre: il vaccino diventa efficace dopo circa due settimane dal momento della vaccinazione, e i picchi epidemici si verificano di solito tra la fine di dicembre e i primi di febbraio.
Chiunque può acquistare il vaccino in farmacia. Ma ad anziani sopra i 65 anni e cittadini appartenenti alle categorie a rischio la vaccinazione verrà offerta gratuitamente, tramite i medici di famiglia, i pediatri e gli ambulatori delle Asl. Nelle categorie a rischio rientrano bambini (di età superiore a 6 mesi) e adulti affetti da particolari patologie croniche (malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, circolatorio, renale, malattie degli organi emopoietici, diabete e altre malattie dismetaboliche, sindromi da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, altre malattie congenite o acquisite che comportino carente o alterata produzione di anticorpi, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici), bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, bambini pretermine e di basso peso alla nascita.
La vaccinazione è gratuita anche per le donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica, per gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, e per il personale di assistenza o i familiari di soggetti ad alto rischio. Obiettivo della vaccinazione antinfluenzale, prevenire le complicanze e ridurre del 70-80% la mortalità legata all’influenza.
fonte: ufficio stampa