Infezioni respiratorie ricorrenti, vitamina D, alimentazione tra i temi del XXXI Congresso Nazionale SIPPS

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Como, 25 ottobre 2019 – Entra nel vivo il XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale dal titolo “Rotte Sicure per Orizzonti di Salute”.
L’evento è di scena a Como fino a domenica 27 ottobre nella splendida cornice dello Sheraton Lake Hotel e riunisce sulle rive del lago reso celebre dal Manzoni più di 150 relatori, tra pediatri ed esperti nel campo dello sviluppo psicofisico dei bambini e della diagnosi e terapia delle malattie dell’infanzia e oltre 600 medici di tutta Italia.

Tra gli argomenti di cui si discute a Como, i corticosteroidi inalatori in età evolutiva, l’attività sportiva e l’alimentazione complementare attraverso tre Consensus intersocietarie; l’enuresi, la febbre e il dolore in età pediatrica, oltre ai risultati di una survey negli ambulatori su pelle del neonato e del bambino.

E ancora: l’otite, i disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico, l’importanza della vitamina D in età pre adolescenziale e adolescenziale, l’intervento chirurgico e le allergie, le infezioni respiratorie ricorrenti, l’odontoiatria pediatrica, i benefici e i limiti del succhietto.

Iinfine, spazio alla pediatria della disabilità, al veganesimo, alle punizioni corporali, agli emangiomi infantili e alla gestione del prurito in dermatologica, progetto globale a cui la SIPPS ha lavorato in collaborazione con il reparto di dermatologia del Bambino Gesù di Roma e che ha visto, uno accanto all’altro, le figure del pediatra, del dermatologo e dello psicologo.

“Desidero ringraziare personalmente tutti coloro che hanno permesso di organizzare il nostro evento di punta in un luogo così suggestivo e carico di significato storico e letterario – ha dichiarato nel corso dell’inaugurazione il dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – È davvero un onore essere qui insieme a tutti voi in questi giorni, accanto alle meraviglie di questo lago tanto caro al Manzoni. Siamo a Como e il grande specchio d’acqua che abbiamo di fronte è l’ambientazione perfetta, la cornice ideale per il tema del nostro Congresso: l’orizzonte è il futuro delle nostre giovani generazioni e il compito di noi pediatri è proprio quello di tracciare per loro la strada migliore per affrontare e risolvere le numerose problematiche riguardanti la salute e gli stili di vita”.

“Emerge oggi – ha proseguito Di Mauro – l’esigenza di sapere riconoscere e soddisfare i bisogni assistenziali di bambini e adolescenti, a volte peculiari e nuovi, che richiedono competenze e strumenti specifici, anche organizzativi: trasformazione dell’erogazione delle cure territoriali; rafforzamento dell’integrazione tra territorio e ospedale; miglioramento dell’appropriatezza e della qualità delle cure pediatriche per renderle più adeguate all’evoluzione dei bisogni di salute della popolazione pediatrica del nostro Paese. In Italia si assiste, da un lato alla diminuzione di casi gravi associati a patologie infettive e a malattie respiratorie e gastroenteriche; dall’altro emergono le patologie croniche, le gravi disabilità e i disturbi neuro-evolutivi e della sfera psichica. La pediatria ha il compito di promuovere e difendere la salute dei bambini e degli adolescenti: promuoverla quando il bambino è sano, difenderla quando è malato”.

Oggi, promuovere la salute significa non soltanto prevenire le malattie con interventi di profilassi ma anche e soprattutto coinvolgere la famiglia nell’adozione di stili di vita salutari e nella cura dell’ambiente in cui il bambino vive la quotidianità.

“Gli stili di vita salutari – ha concluso il Presidente Di Mauro – sono tanto più efficaci per la prevenzione quanto più precocemente vengono adottati. Per costruire rotte sicure per le future generazioni dobbiamo rielaborare il concetto di cura ed un aggiungere la P di Persona dopo quelle della medicina di Precisione, Personalizzata, Predittiva, Partecipativa e Preventiva. Se si combatte una malattia, o si vince o si perde; se invece si cura una Persona, si può facilmente vincere”.

Ad arricchire la giornata inaugurale, due letture magistrali su due argomenti di stretta attualità e sui quali la SIPPS si soffermerà nel corso del prossimo anno: il dott. Alessandro Apolito, esponente del Ministero delle Politiche Agricole, ha affrontato la “Valorizzazione della filiera agroalimentare italiana: prevenzione e sicurezza alimentare nella tavola del bambino”.

“Il confronto con il mondo dei pediatri è fondamentale per il Ministero – ha spiegato il dott. Apolito – Vogliamo costruire politiche di filiera che vadano dal lavoro agricolo fino alla tutela del consumatore, anche e soprattutto dei più piccoli. Il nostro obiettivo è valorizzare il lavoro degli agricoltori e degli allevatori italiani che sta dietro anche la qualità degli alimenti per l’infanzia. Il protocollo sottoscritto con Plasmon va in questa direzione e prevede tre pilastri fondamentali: più acquisti di prodotti agricoli italiani, passando da 16mila a 25mila tonnellate annue, più ricerca e tracciabilità dei prodotti enfatizzando l’origine delle materie prime, comunicare e informare. Dialogare con il mondo dei pediatri ci consentirà di fare di più e meglio per tutto il sistema alimentare nazionale”.

Ernesto Burgio e Daniela Lucangeli si sono invece soffermati sulla “Prevenzione primaria dei disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico”. Per quanto riguarda questi ultimi, negli USA si è passati da una prevalenza di circa un bambino su 1500 (1:1500) negli anni ’70-‘ 80 a 1:150 nei primi anni di questo secolo, a 1:68 nel 2014 e infi­ne a 1:59 oggi.

Negli ultimi decenni un incremento signi­ficativo si è registrato non solo per tutti i disturbi del neurosviluppo ma anche a carico delle patologie neuropsichiatriche maggiori (soprattutto per la depressione major e in particolare per la depressione giovanile), così che oggi si tende a parlare di uno spettro unico di disturbi di ambito neuropsichico. Negli stessi anni si è inoltre registrato un aumento altrettanto signi­ficativo e continuo di patologie endocrino metaboliche (pandemia di obesità e diabete 2 giovanile), in­fiammatorie e immunomediate (allergie e patologie autoimmuni), tumorali e neurodegenerative che sembrano con­figurare una vera e propria transizione epidemiologica maggiore e che, soprattutto, sembrano condividere un’origine precoce nell’alterata programmazione fetale di tessuti e organi e, di conseguenza, una continua anticipazione nell’età di insorgenza del quadro sintomatologico.

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