Il numero dei contagi aumenta durante i mesi più freddi. Il prof. Renato Cutrera: “La bronchiolite è la più grave ed è la principale causa di ricovero in ospedale per i neonati nei primi dodici mesi di vita”. Oggi a Napoli la seconda giornata del congresso nazionale degli specialisti della SIMRI
Napoli, 13 ottobre 2017 – Con l’arrivo del primo freddo aumenta il numero delle infezioni respiratorie infantili. Si calcola che ogni anno circa il 30% dei bambini italiani, in età pre-scolare, siano colpiti da polmoniti, bronchiti, faringiti, laringiti o tracheiti. La più grave è la bronchiolite di origine virale che attacca le piccole vie aeree fino ad ostruirle.
E’ la principale causa di ricovero in ospedale per i neonati nel primo anno di vita. Le conseguenze della malattia sono diverse e si va dal semplice raffreddore fino a serie complicanze che possono portare anche al ricovero in terapia intensiva. Per questo la Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), in occasione del suo 21° congresso nazionale che si conclude domani a Napoli, ha deciso di fornire ai genitori un decalogo della prevenzione.
Ecco le regole dei pneumologi pediatri per evitare le infezioni respiratorie autunnali-invernali:
- Lavarsi sempre bene le mani prima di toccare un bimbo: questo vale soprattutto per i fratellini perché, nella maggioranza dei casi, sono loro a trasmettere i virus e altri agenti patogeni.
- Se il bimbo ha meno di sei mesi non lasciarlo mai nella stessa stanza con chi soffre di raffreddore o influenza.
- Evitare il più possibile che il bambino scambi con altri oggetti che possono trasferire germi (per esempio cucchiai, tazze, cuscini o coperte).
- Utilizzare preferibilmente fazzolettini monouso: devono sempre essere buttati nella spazzatura.
- Non fumare in casa e più in generale evitare che l’esposizione dei giovanissimi al fumo passivo.
- Non portare il neonato in strade molto trafficate. Se si abita vicino a zone ad alta densità di traffico è preferibile arieggiare la casa nelle ore non di punta.
- Mantenere una buona igiene domestica senza però utilizzare eccessivamente spray o deodoranti. Aumentano il rischio di inquinamento indoor.
- Vaccinare sempre il neonato: grazie all’antinfluenzale è possibile ridurre il rischio d’infezioni.
- Rivolgersi tempestivamente ad un pediatra: se i sintomi persistono è meglio non perdere tempo.
- Seguire sempre e solo i consigli del proprio medico, no ai rimedi “fai da te”.
“Come per le altre infezioni anche la bronchiolite è nell’80% dei casi di origine virale – afferma il prof. Renato Cutrera, Presidente Nazionale SIMRI e Direttore dell’Unità operativa di Broncopneumologia all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma – Esistono alcuni bambini che sono particolarmente a rischio di svilupparne una forma grave. I più esposti sono i bimbi nati prematuramente, gli immunodepressi, quelli afflitti da malformazioni polmonari o da patologie neuromuscolari che necessitano di ossigenoterapia e i neonati con sindrome di down. Per questi pazienti esiste una profilassi con un anticorpo monoclonale che si è dimostrata particolarmente efficace nel prevenire la patologia. Viene somministrata per via intramuscolare una volta al mese nel periodo più freddo dell’anno, di solito tra novembre e marzo”.
Recentemente l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha deliberato chi può accedere alla cura ma non ha incluso tutti i bimbi. “Per esempio sono stati momentaneamente esentati quelli afflitti da malattie polmonari – aggiunge il prof. Giorgio Piacentini Presidente Eletto SIMRI e Responsabile della Broncopneumologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona – La SIMRI sta perciò cercando di ottenere un incontro con l’Agenzia per sollecitare le istituzioni sanitarie ad aumentare la platea dei beneficiari della terapia. La stagione fredda è ormai alle porte e quindi non c’è più tempo da perdere”.