Milano, 15 luglio 2021 – Tre giornate di formazione, 3 seminari su tematiche di stretta attualità – Antimicrobial stewardship e rapporto tra farmacista ospedaliero e clinico nell’esperienza inglese; strumenti di incentivo allo sviluppo di nuovi antibiotici; il rinnovo del Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza – e 19 progetti sul campo riferiti a 4 aree tematiche di interesse, con 2 progetti vincitori.
Sono i numeri della prima edizione del Programma di STewardship e Antibiotico-Resistenza (STAR), nato dalla collaborazione tra la Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA) e SDA Bocconi. Il programma concluso oggi, che ha coinvolto 30 farmacisti ospedalieri provenienti da tutta Italia, è stato realizzato con lo scopo di rafforzare le competenze della figura del farmacista ospedaliero così che possa fornire un contributo sempre più attivo nei team di stewardship.
Tra i temi principali del corso si ricordano la definizione di un’appropriata gestione delle infezioni antimicrobiche correlate all’assistenza, l’azione tempestiva e l’appropriatezza terapeutica verso i pazienti critici con limitate opzioni di trattamento, l’allineamento tra i professionisti sanitari coinvolti in tutto il processo di cura, la partecipazione attiva ai sistemi di programmazione e controllo aziendali, riferiti alla gestione delle infezioni ospedaliere e una corretta valutazione dell’impatto economico delle terapie antibiotiche.
“Siamo molto soddisfatti della partecipazione, dell’interesse e della qualità delle conoscenze e dei progetti prodotti da tutti i farmacisti che hanno preso parte al Programma. Dato il ruolo fondamentale rivestito da questi professionisti nel supporto alle decisioni cliniche di cura, assistenza e nella stewardship antimicrobica, abbiamo incentrato il corso su aspetti pratici e concreti che impattano il paziente, i team, le aziende sanitarie e il sistema sanitario e, a giudicare dalla risposta ottenuta, possiamo dire di aver fatto la scelta giusta – commenta Claudio Jommi, Professor of Practice di Health Policy, presso la Divisione Government, Health e Not for Profit della SDA Bocconi School of Management – Come SDA Bocconi siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione della I edizione del Programma STAR. Iniziative come queste sono fondamentali per promuovere la stewardship antimicrobica e accrescere le competenze degli operatori sanitari nell’ambito dell’infettivologia e dell’HTA applicata all’antibiotico-terapia”.
I trenta farmacisti partecipanti hanno sviluppato Progetti sul Campo (Field Project) focalizzati su quattro principali aree di interesse – sviluppo e gestione di linee guida, attività di formazione, revisione dei regimi individuali per l’ottimizzazione delle terapie e attività di monitoraggio – con l’obiettivo di contribuire concretamente a fornire nuove idee e soluzioni operative in funzione della propria esperienza professionale.
Tra questi sono stati selezionati due progetti, valutati dal Coordinamento Scientifico del Programma STAR in base a tre criteri: grado di raggiungimento degli obiettivi, struttura della presentazione, equilibrio tra parte descrittiva dell’ “as is” e parte innovativa. Il primo progetto (‘Valutazione delle risorse umane necessarie per implementare un programma efficace di Antimicrobial Stewardship (AS): confronto con i dati di letteratura e con un’esperienza di AS’),sviluppato dall’IRCCS ISMETT di Palermo, si è focalizzato su un tema di grande rilevanza, ovvero l’investimento necessario, in termini di personale dedicato, per poter attivare e mantenere un programma di AS nelle aziende sanitarie. Raggiungimento degli obiettivi, rigore nel metodo e trasferibilità ad altri contesti sono stati i fattori vincenti del progetto.
Il secondo progetto, realizzato presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, ha avuto per oggetto la ‘Valutazione e analisi percettiva dell’attività del Farmacista nell’AS’. Attraverso un questionario somministrato online, 57 clinici interessati alla gestione di infezioni hanno espresso la loro percezione sul ruolo del farmacista nell’AS: fiducia nel supporto del farmacista nelle scelte terapeutiche a condizione che dimostri di avere un background adeguato sull’AS ed importanza del farmacista nel fornire dati comparativi di esito e costo sono le principali indicazioni emerse nella survey.
“Il farmacista ospedaliero è una delle figure che vive in prima persona la sfida che il Servizio Sanitario Nazionale sta affrontando rispetto all’antibiotico-resistenza ed è necessario che questi professionisti siano parte attiva dei team di stewardship e contribuiscano, nell’ambito del proprio ruolo, alla definizione e al governo appropriato e mirato della terapia antibiotica, contrastando il rischio di resistenze dei cosiddetti ‘super batteri’ alle molecole oggi utilizzate – commenta Matteo Bassetti, Professore Ordinario di Malattie Infettive dell’Università di Genova e Presidente SITA – L’attività di formazione è inoltre fondamentale per aggiornare i farmacisti sulle nuove terapie antibiotiche per il contrasto all’AMR, risorse preziosissime per i pazienti e per il SSN, che dobbiamo saper posizionare al meglio in terapia, allineando tutto il team coinvolto e in particolare infettivologi e microbiologi ospedalieri, insieme ai farmacisti”.
In Italia, ogni anno, le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti costano la vita a oltre 10mila persone e questa problematica risulta in continua crescita. Per questo motivo la necessità di rafforzare tutto il sistema di gestione, controllo e monitoraggio all’interno delle strutture ospedaliere è ogni giorno più urgente sia a livello globale, ma soprattutto nel nostro Paese.
“La presenza in reparto di un farmacista correttamente preparato e pronto ad affrontare le diverse situazioni cliniche legate a infezioni e resistenze batteriche nella quotidiana pratica ospedaliera rappresenta un grande vantaggio per il SSN sia dal punto di vista organizzativo che economico ma, soprattutto, per la salute dei pazienti – spiega Francesco Cattel, Direttore della S.C. Farmacia Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e membro SIHTA – Il Programma STAR è nato con l’obiettivo di dare una formazione più completa e approfondita a questi professionisti e siamo certi che da questa esperienza escano farmacisti più consapevoli e in grado di interagire con tutti gli specialisti coinvolti nella stewardship antimicrobica come promotori di una migliore gestione delle terapie e degli antibiotici nelle strutture assistenziali”.