Infettivologia, giornata di incontro a Ferrara

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Ferrara, 16 marzo 2017 – L’Unità Operativa Complessa Malattie Infettive – diretta dal dott. Marco Libanore – ha organizzato per il 18 marzo, presso la sede congressuale dell’Ospedale di Cona, dalle ore 8,15 alle ore 13.00, nell’ambito delle attività della Società Medico Chirurgica di Ferrara, una seduta scientifica sugli aspetti innovativi dell’infettivologia.

Una disciplina, quest’ultima, che ha presentato nel corso degli ultimi decenni profondi cambiamenti sotto il profilo eziologico, epidemiologico, clinico, diagnostico e terapeutico.

Oltre alla recente disponibilità nel trattamento dell’infezione da HIV, di farmaci antiretrovirali sempre più efficaci, sicuri e scevri da qualsiasi tossicità, anche a lungo termine, importanti novità emergono anche nella possibilità d’impiego degli stessi a scopo preventivo, in chi si espone a comportamenti ad alto rischio.

Le nuove molecole ad azione antivirale diretta per la terapia dell’epatite virale cronica C, in grado di eradicare l’infezione e di arrestare l’evoluzione della malattia, consentono, per la loro maneggevolezza, un’elevata compliance e percentuali di successo terapeutico che si avvicinano al 100%.

L’estensione dei criteri di reclutamento, decisa dall’AIFA, consentirà il trattamento, entro breve tempo, di tutta la popolazione affetta da questa impattante patologia infettiva virale.

Le malattie infettive sono ritornate, tuttavia, prepotentemente all’attenzione generale, per la drammatica diffusione dei microrganismi ad elevata resistenza. In questo ambito, l’infettivologo è divenuto un’importante figura di riferimento per la capacità di organizzare, gestire e trattare infezioni particolarmente severe e complesse, in pazienti critici, fragili e immunocompromessi.

Nel trattamento delle infezioni batteriche e micotiche difficili, alla luce delle nuove opportunità diagnostico terapeutiche disponibili, è stato coniato il termine di “terapia antibiotica di precisione” potendo disporre di metodi di laboratorio microbiologico rapidi, di sofisticati marcatori biochimici, del monitoraggio della dose terapeutica (TDM), di tecniche d’avanguardia di medicina nucleare e di puntuali aggiornamenti epidemiologici sulla circolazione dei patogeni MDR, da adattare alle differenti realtà assistenziali.

E’ importante una corretta gestione della politica degli antibiotici per la salvaguardia di un armamentario terapeutico che deve tenere presente l’intera comunità e non solo il singolo caso, ai fini della prevenzione di qualsiasi forma di resistenza.

In questa logica lo stesso discorso è applicabile alla gestione clinico terapeutica di un’altra malattia infettiva riemergente come la tubercolosi. La recente epidemia di meningite meningococcica in atto nella vicina Toscana ha riportato drammaticamente l’attenzione su una patologia infettiva contagiosa, non frequentemente devastante nelle sue manifestazioni cliniche, che davamo, spesso, per scontata e che ha portato a ridefinire in futuro le strategie vaccinali.

In considerazione di queste importanti premesse la giornata organizzata sul tema, che vedrà tra l’altro la partecipazione, oltre che di esperti locali – Sighinolfi, Contini, Cultrera, Bicocchi, Lodi Mantovani, Boccia, Carradori, Grilli, Segala – di insigni ed autorevoli infettivologi provenienti da Firenze, prof. F. Mazzotta, Cremona, dott. A. Pan, e Modena, prof.ssa Mussini, assume un particolare significato di aggiornamento sia per la classe medica che per la popolazione intera e le amministrazioni sanitarie.

fonte: ufficio stampa (foto del Servizio Audiovisivi dell’AOU di Ferrara)

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