Incubatrice super tecnologica al Meyer per viaggi protetti e sicuri

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Firenze, 27 novembre 2017 – Una incubatrice tecnologicamente all’avanguardia per far viaggiare i neonati che arrivano alla Terapia intensiva neonatale del Meyer nel modo più sicuro e protetto, con comfort e comodità che riproducono quelli garantiti dal pancione della mamma e l’assistenza medica, anche a distanza, di tutti gli specialisti di cui, di volta in volta, i piccolissimi hanno bisogno.

L’incubatrice di ultima generazione appena arrivata nell’Ospedale pediatrico fiorentino, grazie alla Fondazione Meyer, è infatti dotata di apparecchiature avanzate in grado di renderla una vera e propria estensione della Tin, con un team di neonatologi e infermieri a disposizione pronti a entrare in azione laddove ce ne sia bisogno, con tutta la strumentazione necessaria per trasformare i punti nascita in cui si trovano i neonati da trasportare in un reparto ultra-specialistico.

Inoltre la super culla sarà dotata di un’unità di telemedicina, così da poter trasmettere in tempo reale i parametri del neonato, rilevati al punto nascita, alla Tin del Meyer dove un team multi-specialistico potrà consigliare le migliori terapie per il neonato.

L’incubatrice sarà sempre a disposizione su un’ambulanza dedicata, ma all’occorrenza potrà salire anche a bordo di un elicottero o di un aereo. La novità è stata presentata questa mattina in aula magna: a introdurre l’evento, è stato Alberto Zanobini, Direttore Generale del Meyer, mentre Marco Moroni, responsabile del Trasporto protetto neonatale del Meyer ha illustrato i dettagli del macchinario. A spiegarne i benefici per la Rete pediatrica toscana sono stati Francesca Bellini, Direttore Sanitario del Meyer, Carlo Dani, neonatologo di Careggi e professore ordinario di Pediatria dell’Università degli Studi di Firenze e Patrizio Fiorini, responsabile della Tin. Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione Meyer, con alle spalle una lunghissima esperienza come neonatologo nella Terapia intensiva neonatale, ha tenuto una lectio dedicata al trasporto neonatale del Meyer che quest’anno compie ventidue anni.

Tecnologia e comfort. L’incubatrice è dotata delle attrezzature più innovative: un ventilatore polmonare di ultima generazione – che permetterà di far viaggiare anche i neonati che fino ad ora erano ‘intrasportabili’ per la gravità delle loro condizioni – un defibrillatore, un monitor capace di registrare tutti i tracciati e i parametri vitali del piccolo paziente.

Un sistema di telemedicina permetterà poi di trasmettere questi dati al server dell’ospedale per essere valutati dai neonatologi della Tin. Ma queste informazioni cliniche, ovviamente protette da una password, potranno arrivare direttamente sul telefonino o il tablet dello specialista di cui si richiede la consulenza e che potrà quindi fornire il suo parere anche se si trova fuori dall’ospedale.

Se la tecnologia è il punto di forza di questa apparecchiatura, anche il comfort è stato studiato nei minimi dettagli per ricreare il più possibile le condizioni ottimali del ventre materno: massima morbidezza, niente luce né sbalzi di temperatura.

A disposizione dei piccolissimi pazienti, materassini speciali e contenitivi, realizzati con tessuti in ioni di argento per prevenire la possibilità di infezioni, e in grado di mantenere una temperatura tiepida e costante. Caratteristiche che sono frutto di un lungo studio a cui hanno contribuito gli operatori del Meyer.

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