Impiantati i pacemaker più piccoli al mondo al Policlinico di Palermo

Palermo, 4 marzo 2024 – Al Policlinico di Palermo su due pazienti, un uomo e una donna, è stato impiantato il pacemaker più piccolo al mondo. L’intervento è stato eseguito dal dott. Giuseppe Coppola con la collaborazione di tutta l’equipe di Aritmologia e Cardiologia intensiva dell’Azienda ospedaliera universitaria.

Il dispositivo, comparabile in dimensioni a una compressa di vitamine, è stato impiantato direttamente nella cavità cardiaca attraverso la vena femorale.

“Siamo il primo ospedale in Italia – afferma Coppola – ad aver adottato la tecnologia Medtronic Micra™ AV2 e Micra™ VR2, la nuova generazione dei pacemaker più piccoli del mondo. Questi nuovi dispositivi miniaturizzati – spiega il cardiologo – eliminano le potenziali complicanze dei pacemaker tradizionali legate agli elettrocateteri e alla “tasca” chirurgica sotto la pelle e grazie al 40% di estensione della longevità della batteria permettono alla maggior parte dei pazienti di aver bisogno di un solo pacemaker per tutta la vita”.

Da sin: Egle Corrado, Maria Grazia Furnari, Giuseppina Novo

Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Maria Grazia Furnari, commenta: “Questa notizia conferma l’elevato standard qualitativo che il “Paolo Giaccone” è in grado di offrire e il valore del lavoro di squadra del personale della Cardiologia. Le grandi competenze dei nostri professionisti, abbinate all’innovazione portano a ottimi risultati come questo, sintesi perfetta tra ricerca, assistenza e tecnologia”.

“Il Policlinico ha in corso diversi progetti sulla modernizzazione dell’assistenza, dai nuovi dispositivi medici alle terapie innovative, dalle apparecchiature di radiodiagnostica e medicina nucleare alle nanotecnologie oltre alla digitalizzazione e la telemedicina, tutti finalizzati a garantire un’assistenza di eccellenza e migliorare la qualità della vita dei pazienti”, continua Furnari.

I pacemaker sono il più comune strumento per trattare i ritmi cardiaci lenti o irregolari (bradicardia) e il blocco atrioventricolare (AV), in cui risultano compromessi i segnali elettrici tra le camere del cuore (gli atri e i ventricoli). Tramite l’invio di impulsi elettrici al cuore, questi dispositivi contribuiscono a ripristinare il ritmo normale del cuore.

“Oltre ai vantaggi di dimensioni e longevità – aggiunge la prof.ssa Giuseppina Novo, Direttore della UOC di Cardiologia – abbiamo scelto di utilizzare la tecnologia Micra™ in quanto offre gli unici pacemaker leadless con capacità di monitoraggio da remoto. Ciò consente all’ospedale di controllare a distanza il dispositivo impiantato senza la necessità che il paziente si rechi di persona in clinica per una visita, con i relativi vantaggi per i pazienti di riduzione delle ospedalizzazioni e maggiore tranquillità in termini di sicurezza”.

Micra™ AV2 e Micra™ VR2 hanno ottenuto la marcatura CE il 5 gennaio 2024, dopo l’approvazione FDA negli Stati Uniti nel 2023, e hanno, inoltre, la marcatura CE per la risonanza magnetica a basso campo che consente ai pazienti di potersi sottoporre in modo sicuro all’esame.

“L’utilizzo dei nuovi dispositivi è un ulteriore passo in avanti – conclude la prof.ssa Egle Corrado, responsabile della UOS di Terapia Intensiva Cardiologica – per il potenziamento dell’ attività aritmologica clinica e interventistica al fine di garantire prestazioni in linea agli standard tecnologici più avanzati e consolidare lo stato di HUB aritmologico della nostra Cardiologia e della nostra Azienda ospedaliera”.

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