Palermo 13 gennaio 2015 – Il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per combattere la sclerosi multipla. È una delle attività di eccellenza del Centro regionale per la diagnosi e la cura della sclerosi multipla dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, che ha avuto assegnato il ruolo di centro Hub per la province di Palermo e Trapani, insieme all’Ospedale Giglio di Cefalù, da un recente decreto dell’assessore regionale alla salute Lucia Borsellino che ha disegnato l’intera rete regionale. Due i centri spoke collegati a Villa Sofia-Cervello, il Sant’Antonio Abate dell’Asp di Trapani e l’Arnas Civico di Palermo. Inserito all’interno dell’Unità operativa di Neurologia di Villa Sofia, diretta da Salvatore Cottone, il centro, punto di riferimento anche per la sclerosi multipla in età pediatrica dai 6 ai 16 anni, ha preso in carico nell’ultimo anno 710 pazienti (540 da Palermo e 102 da Trapani) affetti da questa malattia, che può colpire qualsiasi area del sistema nervoso centrale ed è la seconda più comune causa di disabilità neurologica nei giovani adulti, dopo i traumi da incidenti stradale, ma anche la più importante malattia demielinizzante infiammatoria e degenerativa del giovane adulto e la più frequente patologia autoimmunitaria del sistema nervoso. Con la riorganizzazione della rete regionale è stato anche definito il percorso diagnostico terapeutico e assistenziale dedicato specificatamente ai soggetti affetti da sclerosi multipla, strettamente collegato all’evidente impatto sociale e alla complessità di questa malattia che, in base allo studio Trilogy condotto nell’isola, vede la maggior parte dei pazienti trattati con un’età fra i 15 e i 54 anni, con la quota di soggetti trattati che si riduce fortemente con l’aumentare dell’età e in ogni caso sempre inferiore al 50%.
Quattro pazienti affetti da sclerosi multipla con esordio recente di malattia, in carico presso il centro di Villa Sofia sono stati sottoposti negli ultimi anni a trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche in collaborazione con Ematologia-Utmo dell’Ospedale Cervello, diretta da Francesco Fabbiano. “Siamo stati i primi in Sicilia – spiega Salvatore Cottone – ad effettuare questo tipo di intervento in una fase ancora precoce di malattia in pazienti che hanno fallito almeno due linee di terapia; l’obiettivo è stato quello di resettare per così dire il sistema immunitario in maniera da renderlo non sensibilizzato verso i costituenti della mielina del sistema nervoso dei pazienti. Nel prossimo futuro con l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali prelevate dal midollo osseo dello stesso paziente ci sarà la possibilità non solo di frenare l’aggravarsi dei deficit neurologici causati dalla malattia, ma anche in qualche caso di renderli reversibili”.
Il centro di Villa Sofia ha ottenuto il riconoscimento di Hub regionale grazie alla gamma di requisiti e servizi che è in grado di offrire, con un approccio interdisciplinare integrato nella gestione della patologia, la diffusione di protocolli per una diagnosi precoce, il miglioramento del percorso assistenziale dei pazienti e il sostegno alle famiglie, il trattamento precoce della sclerosi multipla rallentando la progressione della malattia e la comparsa di disabilità. Il centro SM di Villa Sofia, afferisce all’Unità operativa di Neurologia, costituita da 8 posti letto di Stroke Unit, 8 posti letto ordinari, 5 di day hospital, sei ambulatori dedicati alla sclerosi multipla (per il follow-up dei pazienti, di neuropsicologia, per lo studio delle disfunzioni sessuologiche, di sostegno psicologico, di neurofisiologia e trattamento della spasticità e nutrizionale). È possibile inoltre trattare i pazienti con problemi motori presso il reparto di riabilitazione del C.T.O. che è dotato di personale e dotazioni strumentali all’avanguardia.
fonte: ufficio stampa