Bologna, 9 giugno 2016 – Oggi e domani l’Istituto Ortopedico Rizzoli è a “Research to Business”, l’evento sull’innovazione industriale promosso da Regione Emilia-Romagna e Bologna Fiere, per confrontarsi con gli altri protagonisti impegnati nell’ambito delle scienze della vita.
Noto internazionalmente per l’attività dei suoi laboratori di ricerca, “backstage” dell’eccellenza in sala operatoria raggiunta dai chirurghi ortopedici con alcuni primati quali gli interventi sui tumori delle ossa e i trapianti, il Rizzoli ha lanciato negli ultimi anni un nuovo Dipartimento, il RIT-Research Innovation Technology, finalizzato al trasferimento di applicazioni tecnologiche avanzate in tutti i settori e le specialità della biomedicina. Composto da sei laboratori di ricerca, il RIT è nato e si è sviluppato nell’ambito della Rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna e rappresenta uno dei nodi del Tecnopolo di Bologna.
“L’applicazione dei risultati della ricerca in ambito industriale – spiega il direttore generale del Rizzoli Francesco Ripa di Meana – è un obiettivo strategico per un centro come il Rizzoli che sin dalla sua fondazione ha affrontato e spesso risolto le grandi sfide dell’ortopedia con una visione pragmatica basata su una straordinaria competenza scientifica. Esempi ‘storici’ ne sono le prime protesi che venivano realizzate nelle officine interne all’ospedale e gli interventi chirurgici rivoluzionari che ancora oggi nei manuali di ortopedia portano i nomi dei primi direttori del Rizzoli; oggi applicare quell’approccio significa anche lavorare in collaborazione con il mondo dell’industria, perché il patrimonio di eccellenze scientifiche e il know-how dei nostri ricercatori si traducano in innovazione tecnologica a beneficio dello sviluppo della medicina”.
Il Rizzoli presenta nella due giorni di “Research to Business” alla Fiera di Bologna (padiglione 33 stand D22) i suoi brevetti e le prossime prospettive di sviluppo industriale in medicina rigenerativa, negli studi sperimentali sulla biocompatibilità di materiali e dispositivi medici, nelle nanobiotecnologie e nelle applicazioni cliniche della bioingegneria e della bioinformatica.
fonte: ufficio stampa