Roma, 29 novembre 2022 – Eliminare in Italia tutti i casi di cancro provocati dall’HPV è un obiettivo possibile. Per realizzarlo bisogna, tra le altre azioni, incrementare le vaccinazioni contro il virus.
Oltre l’80% dei genitori italiani è consapevole che il Papilloma Virus può determinare alcune forme di tumore. Però i tassi di immunizzazione attualmente risultano insufficienti e presentano forti differenze regionali. Per le undicenni (coorte delle nate nel 2009) a livello nazionale solo il 32% ha ricevuto il ciclo completo di vaccinazione. Si passa dal massimo del 61% registrato nella Provincia Autonoma di Trento al 5% del Friuli Venezia Giulia.
Leggermente migliore è la situazione per la coorte del 2008 dove però solo la metà delle giovani ha ricevuto le due dosi di vaccino. Per quanto riguarda i maschi nelle coorti del 2009 e del 2008 le percentuali sono solo del 26% e del 44%. Questi dati sono emersi durante il convegno nazionale “Eliminare il cancro alla cervice uterina: i bilanci e le prospettive a due anni dalla call to action dell’OMS” che si tiene oggi a Roma. Vi partecipano rappresentanti delle istituzioni sanitarie nazionali, delle Regioni, dei clinici e dell’associazioni dei pazienti.
Due anni fa la Fondazione Umberto Veronesi, la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, Fondazione IncontraDonna, CittadinanzAttiva, ThinkYoung, Consiglio Nazionale dei Giovani, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e ACTO – Alleanza Contro il Tumore Ovarico avevano realizzato un Manifesto. I firmatari del documento hanno proposto al Governo cinque punti d’intervento per consentire entro il 2030 all’Italia di diventare il Paese europeo ad eliminare il tumore ginecologico causato dal Papilloma Virus.
“È questo l’obiettivo della call to action promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – afferma Walter Ricciardi, Presidente del Mission Board on Cancer – Il nostro Paese ha tutte le carte in regola per raggiungerlo e la vaccinazione è il primo pilastro su cui lavorare per eliminare il cancro cervicale anche nel nostro Paese. Purtroppo siamo ancora lontani da coperture vaccinali ottimali nella popolazione target prevista dal nostro Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale”.
“Pertanto, sarà necessario implementare il più possibile gli interventi di prevenzione oggi disponibili, quindi vaccinazione anti-HPV e screening, per raggiungere l’ambizioso obiettivo promosso dall’OMS. Saranno, infatti, le azioni e le politiche di ciascuno Stato, oltre all’interazione e al confronto di gruppi multistakeholder, a svolgere un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’obiettivo globale di eliminazione del cancro cervicale e nel controllo di tutti gli altri tumori HPV-correlati”, conclude il prof. Ricciardi.