Il mondo è Donna!
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Mentre non sussistono dubbi in merito al fatto che la tragica morte di una brillante studentessa in Ingegneria Biomedica, quale era per l’appunto Giulia Cecchettin, così come i tanti, troppi femminicidi (2 a settimana in media!) che da tanti, troppi anni si registrano nel nostro Paese richiedano un radicale e non più procrastinabile cambio di paradigma, soprattutto culturale, la cui fondamentale premessa appare costituita da una capillare quanto permanente e diffusa opera di educazione sessuale, affettiva e sentimentale a partire dai fanciulli e dalle fanciulle in tenera età scolare, ritengo doveroso esternare e condividere alcune riflessioni.
La prima, da cittadino di un Paese la cui popolazione generale di età compresa fra 18 e 65 anni risulterebbe affetta da una condizione di analfabetismo totale (5%), di semi-analfabetismo (33%) o di analfabetismo “di ritorno” (alias “funzionale”), per un totale di circa 30 milioni di nostri connazionali (la metà degli abitanti complessivi!) interessati da una delle tre succitate fattispecie.
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La seconda, da professore universitario in pensione, che per quasi 20 anni ha valutato le prove d’esame di tante ragazze e ragazzi frequentanti il Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria, riscontrando performance ben più soddisfacenti nella popolazione studentesca femminile rispetto a quella maschile.
La terza, riguardante la sperequazione salariale esistente fra uomini e donne che si trovino a svolgere analoghe attività lavorative e/o che abbiano identiche responsabilità professionali, criticità quest’ultima che – a onor del vero – caratterizza non soltanto la vita sociale del nostro Paese, ma anche quella di molte altre Nazioni, europee e non, a fronte di talenti, competenze e capacità professionali che in molti casi e in molti settori vedono le donne sopravanzare i loro colleghi maschi.
Da ciò deriverebbe, peraltro, il senso di frustrazione permeante l’esistenza di certi nostri connazionali di sesso maschile, stanti gli atavici retaggi culturali in nome dei quali podestà e potere sarebbero sempre e comunque esercitati dai maschi.
Il mondo è Donna, diceva a ragione e non a caso il grande Federico Fellini!