Durante la tappa numero 13 del tour sportivo i cardiologi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara eseguiranno gratuitamente esami ai campioni e ai cittadini. L’evento rientra nel progetto “Ferrara, Città della Prevenzione” che vuole in sei anni rendere il capoluogo emiliano più funzionale alla salute
Ferrara, 16 maggio 2018 – Il Giro d’Italia fa capolino nella “Città della Prevenzione”. La tappa numero 13 partirà da Ferrara venerdì 18 maggio, sarà lunga 180 chilometri e si concluderà a Nervesa della Battaglia. In concomitanza dell’evento sportivo prosegue “Ferrara, Città della Prevenzione”, il progetto che si propone di contribuire in sei anni a rendere il capoluogo emiliano più funzionale alla salute mediante interventi vari.
Grazie ad un gazebo localizzato in piazza Trento Trieste cinque cardiologi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara faranno gratuitamente degli esami cardiologici a tutta la carovana del Giro: dai campioni ai cittadini che lo desiderino.
“Il cuore è un motore straordinario che gira giorno e notte 365 giorni l’anno per tutta una vita. Ma per assurdo portiamo più spesso l’auto a fare i ‘tagliandi’ che non il “motore della nostra vita” afferma il prof. Roberto Ferrari, Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia del S. Anna di Cona e coordinatore scientifico del progetto Ferrara, città della Prevenzione.
“Vista l’importanza che riveste all’interno dell’organismo – continua Ferrari – è fondamentale sottoporsi regolarmente, soprattutto dopo una certa età, ad alcuni esami specifici. E’ questo il messaggio che vogliamo rilanciare in occasione del passaggio del Giro d’Italia. Volontà, allenamento, alimentazione, muscoli, tecnica, sono tutti aspetti fondamentali nel ciclismo. Ma nel Giro ciò che è più importante è il ‘cuore’. Questa straordinaria pompa deve inviare il nutrimento ai muscoli per far girare il più velocemente possibile le ruote. In un essere normale, il cuore sposta ogni giorno 9.000 litri di sangue. Per un ciclista del giro questa cifra sale ad almeno 15.000 litri che percorrono 232.000 chilometri in 27 secondi. Se potessimo distendere i vasi che irrorano il corpo umano, farebbero il giro dell’Equatore almeno due volte. Per fare ciò il cuore deve fare almeno 100.000 battiti al giorno”.
“Ferrara, Città della Prevenzione” è un progetto attivo dal 2016 e vuole favorire, in tutto il capoluogo, una nuova cultura della salute e del benessere. Per farlo promuove una serie di iniziative: una app salvacuore, corsi di cucina, camminate del cuore, lezioni universitarie per rendere edotti i medici di domani circa l’importanza di prevenire piuttosto che curare, incontri di informazione nelle scuole elementari e nei centri per anziani.
“Stiamo effettuando il calcolo della carta del rischio cardio-vascolare tra i volontari dell’AVIS – sottolinea il dott. Gabriele Guardigli, dell’Unità Operativa di Cardiologia del S. Anna – e anche ai parenti che visitano un loro caro in cardiologia. Sono infatti già a rischio genetico e necessitano quindi di una particolare attenzione. Il nostro progetto inoltre si pone l’obiettivo di insegnare a tutta la popolazione le principali norme della prevenzione. Più dell’80% delle malattie cardiovascolari possono essere evitate adottando alcune semplici regole come non fumare, limitare il consumo di alcol, condurre una dieta equilibrata e praticare regolarmente attività fisica”.