Torino, 20 settembre 2019 – È alla base del funzionamento del cervello, ma anche dello sviluppo di alcune patologie che possono colpirlo. Parliamo della Connettività cerebrale, ovvero la complessa rete di connessioni e collegamenti che permette il trasporto dell’informazione tra le aree del cervello. Per studiare l’insieme di tutte le connessioni, detto Connettoma, i ricercatori utilizzano la teoria dei grafi: da questo approccio matematico è nata negli ultimi anni la Connettomica, una nuova scienza che si occupa di costruire la mappa del cervello.
La necessità di focalizzare l’attenzione sulle connessioni tra neuroni o gruppi di neuroni nasce dall’importanza del concetto di sincronia: un fenomeno pressoché equidiffuso, alla base di numerosissimi fenomeni naturali. Nel cervello la sincronia è strettamene legata al concetto di cooperazione e di trasferimento di informazione tra neuroni o aree cerebrali.
Molte patologie cerebrali alterano nello specifico alcune di queste connessioni. Spiega quali l’esperto di neuroimmagini Franco Cauda (docente di Psicologia Fisiologica e Psicobiologia – FocusLab e NIT dell’Università di Torino) ospite della Mostra “Uomo Virtuale. Corpo, Mente, Cyborg” (aperta fino al 13 ottobre al Mastio della Cittadella di Torino).
Appuntamento con la conferenza “La connettività cerebrale: il cervello che comunica” giovedì 26 settembre alle 18.00, al Mastio della Cittadella di Torino (via Cernaia angolo c.so Galileo Ferraris). Ingresso gratuito alla mostra dalle 17.30.