Genova, 30 settembre 2022 – Dopo un percorso durato oltre due anni, il Programma Trapianti di Midollo osseo dell’ l’IRCCS Istituto G. Gaslini è stato riaccreditato in accordo agli standard internazionali Jacie. L’accreditamento Jacie è richiesto dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) e definisce i centri autorizzati sulla base di standard internazionali emanati dall’EBMT (European Bone Marrow Transplantation).
“L’accreditamento Jacie coinvolge sia l’unità clinica, che il laboratorio di manipolazione e il centro di raccolta di cellule staminali emopoietiche periferiche e midollari. Tale processo ha coinvolto tutti gli operatori che, anche in un periodo difficile, hanno dato la loro disponibilità per raggiungere questo importante traguardo” spiega la dott.ssa Maura Faraci responsabile del Centro Trapianto di Midollo Osseo e direttore del Programma Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche dell’ospedale pediatrico G. Gaslini.
“Il riaccreditamento JACIE oltre a confermare l’eccellenza del centro trapianti dell’Istituto G. Gaslini permetterà di intraprendere nuovi percorsi terapeutici (CAR-T) con la finalità di offrire anche ai pazienti pediatrici affetti da leucemia acuta e con caratteristiche di eleggibilità a tale trattamento una ulteriore possibilità di cura” commenta il dott. Carlo Dufour, direttore del Dipartimento di Emato-Oncologia del Gaslini, al quale afferisce il Centro Trapianti di cellule staminali emopoietiche.
Il Centro Trapianti di cellule staminali emopoietiche è attivo dal 1984 e ad oggi sono stati eseguiti più di 700 trapianti allogenici e più di 1000 trapianti autologi, rappresenta uno dei primi centri d’eccellenza nel panorama italiano dei centri pediatrici di trapianto di cellule staminali.
La tipologia di trapianti allogenici riguarda sia il donatore familiare identico o aploidentico sia trapianti con donatori da registro. Le cellule staminali emopoietiche possono essere raccolte tramite una aferesi terapeutica dal donatore di sangue periferico o tramite un espianto di midollo in sala operatoria da donatore compatibile (un familiare) o dallo stesso paziente, per il trapianto autologo.