IEO ai vertici delle maggiori società scientifiche europee

Per la prima volta in Europa un istituto ottiene la presidenza di tre società scientifiche contemporaneamente

Prof. Roberto Orecchia

Milano, 27 giugno 20204 – Due figure chiave dell’Istituto Europeo di Oncologia, Barbara Jereczek-Fossa, Direttore della Divisione di Radioterapia e Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione Nuovi Farmaci per Terapie Innovative, sono stati contemporaneamente eletti da pochi giorni Presidenti delle prime due società oncologiche in Europa: la European Society for Radiotherapy and Oncology (ESTRO) e la European Society for Medical Oncology (ESMO).

Non meno prestigiosa è stata a maggio scorso la nomina di Nicola Fazio, Direttore del Programma Tumori dell’Apparato Digerente e Neuroendocrini, a Presidente di ENETS (European Society of Neuroendocrine Tumors).

Prof.ssa Barbara Jereczek-Fossa

Come sottolineato nelle dichiarazioni dei tre presidenti eletti, le società scientifiche in Europa hanno un ruolo fondamentale nel coordinamento e lo sviluppo del know-how scientifico ed esserne la guida permette di orientare i nuovi studi e le strategie di ricerca in base ai bisogni più urgenti dei pazienti. Non va inoltre sottovalutata l’influenza che possono esercitare sul Parlamento Europeo e gli altri organi comunitari.

Prof. Giuseppe Curigliano

“Le nomine dei nostri medici ai vertici delle società scientifiche europee più influenti è un motivo di orgoglio per tutti noi dello IEO, perché conferma la nostra vocazione e il nostro posizionamento internazionale, riflettendo lo spirito con cui siamo nati 30 anni fa, come istituzione europea di nome e di fatto. Non si è mai verificato in Europa che un centro ottenesse la Presidenza di tre società scientifiche contemporaneamente”, dichiara Roberto Orecchia, Direttore Scientifico IEO.

Prof. Nicola Fazio

“Questo risultato dovrebbe essere motivo di soddisfazione anche per le nostre autorità sanitarie, perché è un segno dell’eccellenza dell’oncologia italiana e della capacità di leadership dei nostri medici e ricercatori. Ma soprattutto dovrebbe essere un annuncio rassicurante per i pazienti perché è una conferma che il nostro Paese, anche grazie allo IEO, è all’avanguardia nella ricerca e nella cura del cancro e qui possono trovare le terapie e le metodiche più innovative elaborate a livello internazionale” conclude il prof. Orecchia.

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