Torino, 23 maggio 2017 – Presentata, presso la Biblioteca della Clinica Dermatologica dell’ospedale San Lazzaro della Città della Salute di Torino, la tappa torinese della Campagna nazionale informativa e di sensibilizzazione sull’idrosadenite suppurativa (HS), denominata “Che nome dai alle tue cisti?”, che prevede visite dermatologiche gratuite su prenotazione.
“Che nome dai alle tue cisti?” vede coinvolte 24 strutture ospedaliero-universitarie su tutto il territorio nazionale in cui i medici dermatologi saranno a disposizione per aiutare chi soffre di HS ad iniziare un percorso di cura presso i centri ospedaliero-universitari che hanno un ambulatorio dedicato ad una patologia di difficile diagnosi.
Venerdì 26 maggio, presso la Clinica Dermatologica dell’ospedale San Lazzaro della Città della Salute di Torino, diretta dalla professoressa Maria Teresa Fierro, chi soffre di HS potrà usufruire di una visita gratuita, previa prenotazione.
Per prenotare telefonare al numero 392 8077216 dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00.
Presso la Dermatologia universitaria della Città della Salute di Torino è attivo da circa 12 mesi un ambulatorio dedicato, allo scopo di accogliere e gestire i pazienti con un quadro di sospetta HS provenienti dalla regione. La fase diagnostica prevede una valutazione clinico-anamnestica ed un accertamento radiologico.
“Fondamentale in questo senso il percorso diretto con la Sezione di ecografia Radiologia 2 ospedaliera della Città della Salute di Torino. Tale metodica consente, oltreché una conferma diagnostica, un utile strumento per il monitoraggio terapeutico – dichiara la professoressa Maria Teresa Fierro, Direttore della Dermatologia – Una diagnosi sicura ed una terapia medica adeguata consentono di limitare il numero di casi da risolvere chirurgicamente. Tale approccio, quando necessario, viene preso in carico dal nostro Servizio di Dermochirurgia. L’approccio multidisciplinare con il ruolo centrale del dermatologo rimane il sistema più efficace per venire incontro alle necessità dei pazienti. Riteniamo doveroso ed importante comunicare la presenza di tale Servizio ai medici di famiglia ed ai pazienti stessi, in una giornata dedicata al problema, mettendo a disposizione personale specializzato per una Giornata dedicata al riconoscimento di una patologia che è stata decisamente e per troppo tempo sottovalutata”.
fonte: ufficio stampa