Roma, 17 maggio 2018 – Al via la terza edizione di “Riprenditi la vita”, la campagna informativa sulla Fibrillazione Atriale (FA) e sull’importanza di tenerla sotto controllo per evitare ictus invalidanti, organizzata da A.L.I.Ce. Italia Onlus, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale.
Il tour informativo, che ha ottenuto il patrocinio dell’Italian Stroke Organization (ISO), della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), della Società Italiana di Neurologia (SIN) e della Società Neurologi Ospedalieri (SNO), toccherà 10 città italiane, partendo domani venerdì 18 maggio da Napoli e concludendosi a Roma il prossimo 29 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale.
Per l’intera giornata sarà allestito, in ciascuna piazza, uno stand messo a disposizione dalla Protezione Civile il pubblico potrà usufruire gratuitamente di uno screening qualificato di misurazione della pressione arteriosa e della glicemia, realizzato dai volontari dell’Associazione, con il prezioso supporto di Neurologi e personale infermieristico locali.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di estendere il messaggio di prevenzione all’intera popolazione, diffondendolo sul territorio, informando il pubblico sui fattori di rischio dell’ictus, sul pericoloso legame con la Fibrillazione atriale, sulle diverse opzioni terapeutiche a disposizione e sulle limitazioni che derivano da questa patologia.
Le persone affette da fibrillazione atriale e in trattamento con anticoagulante vedono le proprie attività limitate. Il rischio di emorragia, che può conseguire a operazioni o incidenti anche banali, infatti, è un fattore che cambia drasticamente la qualità e le prospettive di vita futura, sia nel paziente sia nel caregiver.
Queste limitazioni vengono oggi ridimensionate dalla possibilità di reversione dell’effetto anticoagulante, che restituisce al paziente una migliore qualità di vita: da qui nasce il claim “Riprenditi la vita” che dà il nome all’iniziativa di A.L.I.Ce. Italia Onlus.
Da una recente indagine su 900 pazienti in 5 paesi, 200 in Italia, è emerso che l’85% del campione italiano ritiene sia molto importante essere informati circa la possibilità di bloccare l’effetto emorragico in caso di emergenza, e ben il 52% % dichiara che ha un sentimento di paura pesando ad una possibile emorragia, mentre la possibilità di reversione genera fiducia e sicurezza nel 53% dei pazienti intervistati.
Per amplificare la dimensione empatica del messaggio ed enfatizzare, quindi, il concetto della libertà riacquistata e della migliorata condizione del paziente, che può finalmente riprendere in mano la propria vita, l’evento prevede la partecipazione di una équipe di illustratori professionisti che offrono la possibilità ai passanti di venire ritratti con una passione, nascosta o ‘perduta’, che vorrebbero riportare nella propria vita.
La disponibilità oggi della reversibilità dell’azione anticoagulante dei farmaci permette di vedere diminuito l’impatto della malattia sulla qualità di vita. Il paziente può, infatti, ricominciare a svolgere qualsiasi tipo di attività con meno preoccupazione, perché, in caso di necessità, può contare sull’effetto immediato della reversibilità; il caregiver, a sua volta, potrà assistere il proprio caro con meno ansia e preoccupazioni, con un giovamento fisico e psicologico della qualità della vita di entrambi.