I vulcani e il loro impatto sul territorio, progetto VolFilm dell’INGV

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Con una collana di videoclip doppiati dall’attore catanese Leo Gullotta, l’INGV ‘racconta’ i vulcani per sensibilizzare gli abitanti delle zone maggiormente esposte al rischio vulcanico in Italia

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Roma, 18 dicembre 2018 – Si è svolta questa mattina, presso il Liceo Classico “Ennio Quirino Visconti” di Roma, la presentazione dei 14 videoclip realizzati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per raccontare i vulcani e il loro impatto sul territorio. I video sono stati girati nell’ambito del progetto internazionale VolFilm, finanziato dalla Banca Mondiale e patrocinato dall’Associazione Internazionale di Vulcanologia e Chimica dell’Interno della Terra (IAVCEI).

Oltre agli studenti del liceo Visconti, hanno partecipato all’evento il Presidente INGV Carlo Doglioni, il Direttore Generale INGV Maria Siclari, Italo Giulivo del Dipartimento di Protezione Civile (DPC), il Presidente dell’Associazione Italiana di Vulcanologia (AIV) Guido Giordano, il Segretario Generale IAVCEI Roberto Sulpizio e il Direttore del Dipartimento Vulcani dell’INGV Augusto Neri.

“L’INGV ha tra le sue missioni quella della divulgazione dei rischi e delle risorse naturali – spiega Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto – I vulcani sono l’espressione del respiro della Terra, sono elementi vivi della natura e rialimentano l’atmosfera, ma sono anche fonte di grande pericolo: conoscerli è il primo passo per difenderci. La produzione di video di grande impatto visivo è diretta a rappresentare con la forza delle immagini i vari aspetti dell’attività dei vulcani, affinché la loro bellezza diventi non solo ammirazione della forza della natura, ma stimolo a costruire una società resiliente di cittadini consapevoli”.

La versione in italiano del progetto Volfilm, che si aggiunge alle altre lingue tra cui l’inglese, il francese, lo spagnolo e l’indonesiano, è stata curata dall’INGV con la collaborazione di una voce narrante d’eccezione, il Maestro Leo Gullotta, attore e doppiatore catanese che ha entusiasticamente aderito al progetto a titolo gratuito.

“L’Italia è una delle nazioni maggiormente esposte al rischio vulcanico – sottolinea Augusto Neri, curatore del progetto per l’INGV insieme ai colleghi Daniele Andronico e Micol Todesco – I vulcani italiani, in particolare quelli campani, Vesuvio e Campi Flegrei, costituiscono un potenziale pericolo per milioni di persone e quelli siciliani, Etna e Stromboli, sono tra i più attivi al mondo. L’obiettivo del progetto è quello di favorire, a livello globale, una migliore comprensione dei fenomeni vulcanici da parte delle popolazioni esposte, in modo da accrescere la conoscenza del rischio vulcanico, soprattutto nelle aree dove tale rischio è più alto o dove manca una memoria storica degli effetti delle eruzioni”.

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