Roma, 28 luglio 2020 – La Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) ha presentato oggi i molteplici format sviluppati per il suo 74° Congresso nazionale “ICARE 2020: Tecnologia e Umanizzazione nell’era del Covid-19”, tra gli eventi centrali e più attesi della prossima stagione clinico-scientifica.
“Siamo lieti di annunciare il nostro Congresso annuale come evento complesso che presenta una serie di attività molto ricche e differenti tra loro – ha precisato Flavia Petrini, presidente SIAARTI e componente del Comitato Tecnico-scientifico della Protezione Civile per l’emergenza coronavirus – Poche settimane fa avevamo promesso che avremmo fatto di tutto affinché ICARE 2020 diventasse un messaggio in grado di raggiungere ognuno degli anestesisti italiani, anche per rispetto al grande contributo clinico che, oggi più che mai, gli anestesisti e rianimatori hanno saputo esprimere durante il periodo di crisi. Oggi l’epidemia si è affievolita, ma la sua lezione non va affatto sottovalutata e abbiamo compreso, come molte altre Società Scientifiche, che anche gli eventi congressuali meritano rispetto e precauzioni: pertanto il Congresso si terrà in forma virtuale, per la piena sicurezza degli operatori, dei relatori e della popolazione, ma con un’impostazione e con una serie di iniziative innovative e stimolanti”.
ICARE 2020 sarà quindi – grazie al lavoro ideativo di SIAARTI, della presidenza del Congresso, nella persona della responsabile del Comitato congressuale professoressa Gilda Cinella, e della Segreteria organizzativa – un evento innovativo, ricco di proposte scientifiche e di una grande capacità di ‘lettura’ dei fatti recenti che interrogano i professionisti della salute e tutto il SSN.
La prima iniziativa della Società è da registrare sotto la definizione “In viaggio con ICARE”: un Truck itinerante di SIAARTI porterà infatti in tutta Italia la presenza, i contenuti ed i valori degli anestesisti italiani, all’interno di un tour che toccherà dal 21 settembre all’8 ottobre otto città di tutta la penisola (Torino, Milano, Brescia, Padova, Bologna, Roma, Napoli, Bari). Il Truck vedrà quotidianamente in ognuna delle location indicate (dalle 10.30 alle 16.30) una serie di appuntamenti live, di “meet the expert”, di dialoghi e dibattiti in location pubbliche, frequentate sia dal personale sanitario che dai cittadini.
“Il tutto – precisa Flavia Petrini – con l’obiettivo di rendere sempre più ‘vicina, comprensibile e trasparente’ una professione che tutti gli italiani hanno iniziato a conoscere solo durante il Covid-19 per la ribalta che le ‘terapie intensive’ hanno prepotentemente avuto loro malgrado durante il periodo emergenziale”.
Queste le attività precongressuali. Il Congresso ICARE 2020, invece, prende la forma di un evento digitale con una programmazione che prosegue per tre settimane: dai tre giorni inizialmente previsti, il Congresso si estende a tre fine settimana (9-11 ottobre; 16-18 ottobre; 23-25 ottobre) con sessioni scientifiche in diretta, interviste, webinar su contenuti innovativi e classroom di confronto (quotidianamente negli orari 14.00-20.00).
“Sarà possibile seguire il Congresso comodamente dal proprio tablet, laptop o smartphone – sottolinea la presidente SIAARTI – La fruizione però non si limiterà solo a queste giornate: al termine del Congresso tutti i contenuti saranno a disposizione dei partecipanti per un intero anno. Possiamo quindi ben dire che le norme di distanziamento sociale e le problematiche vissute durante la pandemia, hanno portato SIAARTI a una riflessione intelligente sulla propria proposta congressuale, indicandoci di pensare in grande per offrire ai soci, e anche a tutti i cittadini ed alle istituzioni, una serie di aggiornamenti unici sull’insieme delle tematiche dell’anestesia, della rianimazione e della terapia intensiva. Siamo certi che al termine di questo impegnativo periodo saremo in grado di conoscerci meglio, di conoscere meglio la nostra professione e dialogare insieme sui temi delle tecnologie innovative e dell’umanizzazione delle cure, per quel miglioramento che necessariamente il nostro Servizio Sanitario si attende”.