HPV, Open Day vaccinale gratuito presso l’ospedale Regina Margherita di Torino

Torino, 27 febbraio 2025 – “Cosa faresti per amore?”. Il vero gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV. Domenica 2 marzo dalle ore 9.00 alle ore 18.00 si terrà l’Open Day HPV, presso gli ambulatori al primo piano dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, organizzato in collaborazione con la Rete Oncologica, ASL Città di Torino, Azienda Zero e il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’Università di Torino. L’Open Day è rivolto alle femmine dagli 11 ai 32 anni (nate a partire dal 1993) e ai maschi dagli 11 ai 19 anni (nati a partire dal 2006). Il vaccino è offerto gratuitamente, su indicazione dello specialista, anche ad altre categorie a rischio (maggiori informazioni sul sito www.vaccinarsinpiemonte.org). Questa giornata sarà gestita con l’aiuto di tutti gli specializzandi della Scuola di Igiene.

L’infezione da HPV (Papilloma Virus) è l’infezione a trasmissione sessuale più comune, e circa l’80% di tutte le persone sessualmente attive contraggono il virus nel corso della vita. La maggior parte delle infezioni da HPV è transitoria e si risolve spontaneamente.

Tuttavia, il virus HPV viene classificato come virus a potere oncogeno o cancerogeno, ed alcuni ceppi possono provocare lesioni pre-cancerose, che nel tempo evolvono in lesioni maligne. In particolare i ceppi ad alto rischio di evoluzione maligna sono responsabili del 97% dei tumori della cervice uterina, dell’88% dei tumori anali, del 70% dei tumori vaginali, del 50% dei tumori del pene e del 43% dei tumori vulvari e di circa il 26-30% dei tumori del distretto testa-collo. L’infezione mostra un picco principale nelle giovani donne, intorno ai 25 anni di età, ed un secondo picco intorno ai 45 anni. Negli uomini, invece, la prevalenza rimane costante nel corso della vita.

Si stima che in Italia, ogni anno, più di 5.000 tumori siano causati da infezioni croniche di ceppi oncogeni del virus HPV. Il tumore della cervice uterina si conferma pertanto nel nostro Paese al quinto posto tra i tumori più frequenti nelle donne giovani, rappresentando l’1,3% di tutti i tumori incidenti nel sesso femminile. Non bisogna poi trascurare il fatto che l’infezione da HPV sia associata allo sviluppo di numerosi altri tumori del distretto uro-genitale (vulva, vagina, pene, ano) e testa-collo (orofaringe), nonché di lesioni benigne ma dal notevole impatto sulla qualità della vita, come i condilomi ano-genitali. Ciò aggrava ulteriormente il carico di malattia prodotto da questa infezione.

I tumori HPV correlati sono prevenibili mediante vaccinazione, ed il tumore alla cervice uterina è anche curabile, se diagnosticato precocemente e trattato adeguatamente. Lo sviluppo di vaccini in grado di prevenire le infezioni da HPV, e di conseguenza l’evoluzione a lesioni precancerose, ha offerto la possibilità, per la prima volta in oncologia, di intervenire nei soggetti sani con una vera e propria prevenzione primaria.

I vaccini anti-HPV oggi utilizzati proteggono contro i sierotipi di HPV più pericolosi e sono estremamente sicuri ed efficaci: possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV.

“La vaccinazione delle ragazze adolescenti è l’intervento più efficace a lungo termine per ridurre il rischio di sviluppare il carcinoma del collo dell’utero. Altre evidenze mostrano inoltre come il vaccino possa ridurre il rischio di recidive in soggetti già affetti da lesioni HPV-correlate, incluse lesioni ad alta frequenza di recidiva, come i condilomi ano-genitali” spiega la prof.ssa Franca Fagioli, Direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita di Torino.

Nonostante le forti evidenze a sostegno di questa vaccinazione, in Italia la copertura vaccinale per HPV nelle ragazze e nei ragazzi undicenni, è ancora lontana dall’obiettivo del 95% e durante il 2020, si è ulteriormente ridotta a causa del forte impatto della pandemia sulle attività vaccinali, che è stato particolarmente marcato proprio nei confronti delle vaccinazioni di adolescenti e adulti.

“La prevenzione è essenziale e rappresenta un atto di responsabilità e di protezione verso noi stessi e chi ci sta accanto. Si tratta del primo vaccino anticancro, utilizzato ormai da decenni in Italia e nella quasi totalità degli altri Paesi del mondo. Elevate coperture vaccinali sono in grado di eliminare il virus nella popolazione e Paesi come l’Australia, in cui la vaccinazione è stata capillare, hanno di fatto quasi eradicato i tumori associati all’HPV.

Per sensibilizzare i giovani abbiamo organizzato una campagna informativa con importanti e noti giovani testimonial ed un Open Day Vaccinale per l’HPV presso l’ospedale Regina Margherita, dove tutti coloro che hanno diritto alla vaccinazione gratuita potranno recarsi senza necessità di prenotazione” spiega la prof.ssa Roberta Siliquini, Direttore della Scuola di Specialità di Igiene di UniTo.

Questo evento rappresenta un’importante iniziativa di sanità pubblica ed un’opportunità di confronto con esperti del settore che risponderanno alle domande degli utenti sull’efficacia del vaccino nel proteggere dall’infezione da Papillomavirus e sull’importanza di prevenire eventuali gravi conseguenze legate ad essa.

Potrebbero interessarti anche...