Siena, 7 ottobre 2016 – “Libertà al femminile, quale libertà”. Questo il titolo del convegno che si terrà lunedì 10 ottobre alle ore 16.00 nell’aula magna del centro didattico del policlinico Le Scotte di Siena, in occasione della terza edizione dell’iniziativa “H-Open Day Salute mentale femminile”.
L’evento è promosso da O.N.D.A., Osservatorio nazionale sulla salute della donna, con il patrocinio della Società Italiana di Psichiatria e della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia. A moderare il convengo sarà il prof. Andrea Fagiolini, direttore del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale.
“Le donne ricoprono ruoli molteplici nel contesto sociale – afferma il prof. Fagiolini – questo le espone a un alto rischio di soffrire di disagi psichici. Le donne sono anche a rischio di una forte discriminazione sessuale, che può andare dalla discriminazione sul lavoro alla violenza sessuale e violenza domestica. Il sesso femminile è molto più vulnerabile di quello maschile per malattie come ansia e depressione, per motivi biologici, psicologici e sociali, tra i quali sono inclusi gli effetti della discriminazione e delle varie forme di violenza a cui alcune donne sono troppo spesso sottoposte. È dunque essenziale promuovere educazione e conoscenza sui fattori socioculturali, economici, legali e ambientali che incidono sulla salute mentale delle donne. È necessario migliorare e promuovere la salute delle donne. Dobbiamo individuare i fattori di rischio e intervenire dove e come possibile. È necessario parlarne e confrontarsi e anche questo incontro può essere una valida occasione”.
All’evento aderiscono oltre 140 ospedali e centri, in prima fila ci sono le strutture sanitarie italiane che fanno parte del network bollini rosa, tra le quali anche l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. “Si tratta di un progetto di sensibilizzazione – spiega Francesca Merzagora, presidente di O.N.D.A. – per accorciare i tempi nella diagnosi e avvicinare alle cure dei disturbi psichici femminili più frequenti, come ad esempio la depressione che costituirà entro il 2030, secondo l’O.M.S. la malattia cronica più diffusa”.
fonte: ufficio stampa