Gratta e vinci, un’ossessione femminile

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Al via un corso del Ser.d aretino per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo

Arezzo, 8 marzo 2017 – Il servizio dipendenze (Ser.d) di Arezzo organizza un corso contro la dipendenza da gioco d’azzardo. Partirà il prossimo mercoledì 15 marzo alle 17.30. L’incontro di gruppo è rivolto alle giocatrici, ai giocatori e ai loro familiari con lo scopo di accompagnarli in una riflessione sulla problematica e sulle dinamiche ad essa correlate e favorire l’accesso ai trattamenti multiprofessionali.

Ormai da qualche anno il gioco d’azzardo non è più solo maschile. Le donne giocano sempre di più, giocano in modo diverso dagli uomini ma la sofferenza che sta dietro la dipendenza è la stessa. Eppure solo una piccola percentuale arriva ai Servizi di cura.

Sono state 318 le persone seguite dal SerD di Arezzo per la cura del gioco d’azzardo patologico negli ultimi 10 anni e 70 di queste sono donne. Nel 2007 le donne giocatrici erano l’11% dell’utenza dipendente, oggi sono il 20%.

Differente l’età media di accesso al Servizio per identità di genere: se l’età media degli uomini è intorno ai 47 anni con alle spalle circa una decina di anni di gioco, le donne giocatrici hanno un’età media di circa 53 anni e per loro il gioco è iniziato circa tre anni prima. Questo evidenzia come le donne iniziano a giocare più tardi, ma sviluppano la dipendenza più rapidamente.

Il gioco preferito dalle donne è il gratta-e-vinci per circa il 40% del campione; ma circa il 20% di loro prediligono le slotmachine, a seguire il Bingo, il lotto e il win-for-life.

Anche il significato che ha il gioco per i due sessi è differente: negli uomini è spesso legato alla ricerca dell’adrenalina, del rischio e delle sensazioni forti, nelle donne è motivato dal bisogno di fuggire emozioni e affetti negativi come l’ansia e la depressione, di combattere il vuoto e la solitudine, di colmare una perdita affettiva.
Si dice che per il gioco d’azzardo valga la doppia “esse”: Stimolo per gli uomini, Sollievo per le donne.

Con il tempo, però, il gioco non dà più né sollievo, né stimolo, ma diventa fonte di ulteriori problemi.

Gli interventi psicologici, sociali, educativi e medici per la cura dal gioco d’azzardo patologico effettuati dal Ser.d. sono gratuiti e nel rispetto della riservatezza.
Il corso che inizierà il 15 marzo, avrà una durata di due mesi con incontri settimanali tenuti dallo psicologo.
Chi vuole avere informazioni può telefonare al numero 0575-255943.

fonte: ufficio stampa

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