In passato demonizzato dal mondo medico, oggi salva cuore: il caffè. La prevenzione salva più vite rispetto a qualsiasi terapia. Più della metà dei fattori di rischio sono determinati da stili di vita errati. Le novità terapeutiche per scongiurare la morte improvvisa. Torino capitale della Cardiologia punta sulla prevenzione. XXIX Giornate Cardiologiche Torinesi “Advances in Cardiac Arrhythmias and Great innovations in Cardiology”- 27 e 28 Ottobre 2017 dalle ore 8.30 al Centro Congressi Unione Industriale
Torino, 25 ottobre 2017 – Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno riducono la mortalità cardiovascolare. Questa ed altre novità inaspettate saranno trattate nelle due Giornate torinesi che vedono riuniti i più eminenti esperti italiani ed internazionali per parlare della salute del cuore.
A Torino, il 27 e 28 ottobre, le XXIX Giornate Cardiologiche Torinesi “Advances in Cardiac Arrhythmias and Great innovations in Cardiology” presso il Centro Congressi Unione Industriale ospiteranno i cardiologi della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota) per discutere dei risultati dei più recenti studi, ricerche ed esperienze sul campo. Presenti anche i maggiori esperti europei, provenienti da Germania, Francia e Svizzera.
L’evento, diventato ormai un polo d’interesse per la cardiologia mondiale, è organizzato e diretto da Fiorenzo Gaita, Direttore della Cattedra di Cardiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino e Direttore della Cardiologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, e Sebastiano Marra, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino. E i numeri parlano: otre 600 partecipanti tra medici ed operatori, 100 relatori, innumerevoli temi affrontati.
Quest’anno, il Meeting è incentrato sulla prevenzione; forte degli eccezionali risultati di studi condotti prevalentemente in Europa e Stati Uniti, il trend è sempre più quello di prevenire, ossia fare in modo che ci si ammali di meno.
Negli ultimi 30 anni la mortalità per cause cardiovascolari si è dimezzata. Analizzando le cause di tale diminuzione, i ricercatori hanno rilevato che in gran parte è dovuta alla correzione dei fattori di rischio.
“Certamente possiamo affermare che negli ultimi vent’anni abbiamo a disposizione nuovi farmaci, nuove tecniche chirurgiche, che indubbiamente hanno ridotto la mortalità, ma per ¾ il merito è della prevenzione – spiega il dottor Sebastiano Marra – ed è principalmente su questo fattore che noi medici dobbiamo impegnarci”.
Un principio che dà i risultati più incoraggianti in Europa. Non si può affermare lo stesso in altri Paesi: in Cina accade il contrario grazie ad un’espansione economica che sta portando nel dimenticatoio i principi sani di un corretto stile di vita. Mentre in America sono aumentati i diabetici, gli obesi ed i sedentari, in Cina sono aumentati i soggetti con pressione alta ed i fumatori.
“La mortalità a livello mondiale sta diminuendo grazie ad una nuova consapevolezza sui fattori di rischio. In questo Congresso iniziamo a ragionare in termini di eticità, rispetto dell’individuo, riduzione dell’impatto della malattia nella nostra società”.
Ma oltre alla coscienza dei fattori di rischio, altro punto determinante è la conoscenza di ciò che fa bene alla salute del nostro cuore e dell’organismo in generale. In questo senso la novità più interessante, e per molti versi inaspettata, è costituita dal caffè.
“Tre imponenti lavori, una metanalisi (tecnica clinico-statistica che genera un unico dato conclusivo da più studi su uno stesso argomento) e due importanti ricerche, hanno dimostrato gli effetti positivi del caffè indipendentemente dalla caffeina – prosegue Marra – Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno, anche decaffeinato, riducono la mortalità cardiovascolare in follow up che vanno da 10 a 18 anni. A lungo termine, bere caffè ha un effetto positivo. Il lavoro di metanalisi condotto negli Stati Uniti rileva che anche la mortalità per tumore viene significativamente ridotta. Il risultato non è legato alla presenza di caffeina, ma alle sostanze antiossidanti che sono contenute nel chicco di caffè. Il chicco di caffè è la sostanza con più antiossidanti esistente in natura”.
Si potrebbe obiettare che il caffè ecciti, agiti e provochi insonnia. Ma a quanto pare anche questi sono luoghi comuni sfatati dalla ricerca. “Esistono dati su oltre 10mila individui che rivelano che chi assume caffè – su lungo periodo – ha meno ansia, dorme meglio, non ha la pressione più alta rispetto a chi non lo beve. Uno studio francese che ha analizzato oltre 200mila persone, su un periodo di 8-10 anni, riferisce dati positivi sulla mortalità. I dati piemontesi confermano che chi beve caffè ha un umore migliore, meno ansia, riposa meglio, non ha pressione o colesterolo più alti”.
Analoghi effetti positivi sulla salute del cuore, seppur di più lieve entità, si riconducono all’assunzione di cioccolato fondente all’85-90%.
In primo piano la prevenzione della morte improvvisa
Come sempre, il Meeting avrà come temi centrali le novità provenienti dai cardiologi americani e da quelli torinesi sull’interventistica.
“Solo in Italia, ogni anno, 50mila persone muoiono improvvisamente, vale a dire più di 130 morti al giorno senza che si possa intervenire. – afferma il prof. Fiorenzo Gaita – E’ una grossa battaglia che si cerca di portare avanti con vari mezzi”.
E prosegue “Forse non tutti sanno che l’Italia è, tra i Paesi occidentali, con poche altre nazioni, all’avanguardia nella prevenzione della morte improvvisa con un 90% di riduzione della mortalità negli atleti sottoposti a screening adeguato. Alle Molinette stiamo utilizzando tecniche interventistiche sempre più innovative, tese a prevenire l’evento fatale in soggetti con predisposizione, ad esempio su pazienti con malattie genetiche che possono condurre ad aritmie maligne e a morte improvvisa anche nei giovani”.
IL DECALOGO SALVACUORE
- Smettere di fumare
- Camminare di più
- Tenere sotto controllo il peso corporeo
- Alimentarsi meglio, con cibi più sani
- Controllare periodicamente colesterolo e glicemia prima che diventi diabete e monitorare la pressione sanguigna
- Diminuire la quantità di sale nel cibo
- Bere caffè fino a 4-5 tazzine al giorno
- Mangiare cacao fondente (non cioccolato dolce)
- Dormire un numero adeguato di ore
- Ridurre lo stress