Pisa, 6 dicembre 2017 – C’è anche il lavoro dell’Aou pisana, dello staff della Sezione dipartimentale di Anestesia e terapia del dolore diretta dalla dottoressa Adriana Paolicchi, nel documento sugli accessi venosi che analizza le più recenti linee guida e raccomandazioni internazionali e la loro applicabilità nella realtà italiana, presentato a Roma e promosso dall’Oss-Osservatorio sanità e salute, con il patrocinio del Ministero della salute e dell’Iss-Istituto superiore di sanità.
Tra gli autori c’è infatti dottoressa Lara Tollapi anestesista in servizio nella Sezione, che ha curato la parte relativa all’importanza del team multidisciplinare per gli accessi vascolari. L’Aou pisana su questo tema ha investito molto ed è all’avanguardia sia per l’aspetto organizzativo, che consiste appunto nella nascita di un Team accessi vascolari coordinato dalla stessa Tollapi, sia con la formazione attraverso corsi specifici, sia con la stesura di procedure dedicate.
Oggi l’accesso vascolare è la procedura invasiva più comune in ambito di cure di secondo livello. Non c’è un paziente che accede in ospedale a cui non venga posizionato un accesso vascolare e la tecnologia, in veloce evoluzione, permette di adeguare le scelte in base alle necessità specifiche dei trattamenti (chemioterapie oncologiche, nutrizione parenterale totale, terapie antimicrobiche parenterali di lunga durata sia nei pazienti ospedalizzati, sia in contesti territoriali come le residenze sanitarie assistite o il domicilio) in risposta ad esigenze legate alla spesa sanitaria o ai bisogni dei pazienti.
Il documento presentato a Roma nasce dall’idea di un gruppo multidisciplinare di esperti di analizzare le più recenti e principali linee guida e raccomandazioni internazionali sugli accessi vascolari e di valutarne l’implementazione nella realtà italiana, considerato lo scenario epidemiologico italiano attuale e futuro e soprattutto le valutazioni di economia sanitaria che impongono scelte consapevoli ed appropriate nell’interesse del cittadino e del sistema sanitario.