Forlì, 30 aprile 2019 – Lo Scompenso Cardiaco è una patologia complessa, definita come l’incapacità del cuore di fornire il sangue in quantità adeguata rispetto all’effettiva richiesta dell’organismo o la capacità di soddisfare tale richiesta. I sintomi principali sono affanno e stanchezza, che possono limitare la capacità di movimento, e la ritenzione di liquidi.
Il 2-2,5% di cittadini Europei ed Italiani soffre di questa malattia; ciò significa che ne sono affetti circa 15 milioni di Europei ed 1 milione di nostri connazionali. Secondo recenti stime, il numero di malati tenderà a superare i 30 milioni nel 2020. La prevalenza cresce in maniera esponenziale con l’età: meno dell’1% sino a 60 anni, 2% tra 60 e 70, 5% tra 70 e 80, attestandosi a oltre il 10% dopo gli 80 anni.
Chi ne viene colpito? Lo scompenso cardiaco è più comune tra gli uomini e tra chi ha avuto un infarto miocardico. In generale, comunque, almeno una persona su tre, uomo o donna, è a rischio di sviluppare scompenso cardiaco entro 5 anni da un infarto. Lo scompenso incide fortemente sulla qualità della vita e necessita molto spesso di ricovero in ospedale e la prognosi è peggiore di quella di molti tipi di neoplasia.
“La Cardiologia di Forlì – spiega il dott. Marcello Galvani, Direttore della UO di Cardiologia di Forlì – con un’esperienza ventennale in tale ambito, si avvale di un ambulatorio dedicato allo Scompenso Cardiaco che attualmente segue circa 530 pazienti con 3 Cardiologi dedicati, 5 infermiere dedicate e 2 accessi alla settimana. I Cardiologi specialisti del paziente con Scompenso cardiaco supportano i medici di medicina generale con un ruolo attivo e di presa in carico proporzionale alla severità della malattia”.
“Inoltre – prosegue Galvani – nei casi di malattia più avanzata e invalidante abbiamo attuato, dal gennaio del 2002, un programma pioneristico di assistenza domiciliare infermieristica specialistica cardiologica. A tutt’oggi sono stati inclusi nel progetto 85 pazienti e si è osservato una netta riduzione dei ricoveri e un miglioramento della qualità di vita del paziente e dei famigliari”.
La UO di Cardiologia di Forlì aderisce quest’anno alla campagna Europea d’informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione dello Scompenso cardiaco.
“A Forlì – prosegue – ci saranno numerosi eventi coordinati dalla dott.ssa Elisa Gardini, Responsabile dell’Ambulatorio, dalla dott.ssa Daniela Nanni, dal dott Simone Longhi e dalle Infermiere professionali dedicate allo Scompenso Cardiaco, Emanuela Lombardi, Roberta Greppi, Ilaria Guidi, Caterina Brighi, Nicoletta Verni, Martina Spighi, Laura Giorgioni, Veronica Lanzoni, in collaborazione con i volontari dell’Associazione Cardiologica Forlivese. Ecco di seguito il calendario delle iniziative:
- Lunedì 6 maggio e Martedì 7 maggio, dalle 14.00 alle 18.00, medici e infermieri dell’Ambulatorio incontreranno i pazienti e il loro famigliari: un momento di confronto dedicato ai malati e a chi sta loro accanto per scambiare con i professionisti della salute consigli pratici e dubbi attraverso anche la compilazione di questionari sulla qualità di vita.
- Mercoledì 8 maggio, presso l’atrio del padiglione Morgagni dell’Ospedale Morgagni – Pierantoni (ingresso principale), medici e infermieri dell’Ambulatorio dello Scompenso saranno disponibili, presso un banchetto informativo, dalle ore 8.00 alle 14.00, per divulgare la consapevolezza della malattia con materiale informativo riguardo lo stile di vita corretto, prevenire tale patologia e dare indicazioni utili a riconoscere i sintomi e ridurre le instabilizzazioni.
- Domenica 12 maggio in piazza Aurelio Saffi, dalle 9.00 alle 12.00, in occasione di una festa di solidarietà che coinvolge l’intera comunità Forlivese (“RUN into Polio”) anche gli Infermieri i medici e i volontari dell’Associazione Cardiologica saranno presenti ed allestiranno “Il gazebo del cuore”.